Quando Napoli abbraccia Los Angeles: arte americana a Palazzo Zevallos Stigliano

 

Dal 28 maggio 2021 al 28 settembre 2021 Napoli riceve una mostra tutta da guardare ed esplorare: opere d’arte, precisamente 40, provenienti da gallerie di tutto il mondo e collezioni private nazionali e internazionali volte alla rappresentazione in varie tecniche artistiche dell’arte americana e di Los Angeles.

A Palazzo Zevallos Stigliano, Los Angeles (State Of Mind), prosegue la rassegna di pezzi di arte che hanno cambiato la storia negli ultimi anni. Il curatore della mostra, Luca Beatrice, è molto soddisfatto e assieme agli organizzatori cerca di mettere in risalto questa terra. Solitamente, infatti, quando si pensa all’America, tutti sono portati a citare New York, vuoi per gli scenari da film e serie tv, vuoi per i locali e i parchi che la città offre. Ma Los Angeles è la città degli angeli e soprattutto per questo dovrebbe essere rivalutata.

Terra di possibilità e di follia, ecco che è di ispirazione per opere di fotografia, videoinstallazioni, quadri, oggetti di design moderni, tutti intrisi di cultura pop, folk, black culture e che sarà possibile ammirare nelle gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano come finora è stato fatto per l’arte partenopea e per i quadri di Caravaggio.

“Se New York è il mondo, Los Angeles è certamente l’America, quell’America che cattura la nostra immaginazione per non lasciarla più. Una megalopoli nel deserto, un universo a sé che parla molte lingue e vive altrettante contraddizioni”. Queste sono le parole degli organizzatori della mostra e una descrizione precisa per rendere omaggio alla California che con le sue spiagge e l’aria leggera, crea proprio quel sapore di pazzia e contaminazione che ispira pittura vivace ma anche minimal, figure sacre e profane, rock e soul, energizzanti ed enigmatiche.

Anche grafica digitale e Pop Surrealism di artisti come Eric White sarà possibile vedere per farsi un’idea precisa e sorprendente di un’arte non rigida ma aperta a più scenari culturali e sociali, ibridi e ricchi di contaminazione.

Teresa Beracci