Mazzarri alla vigilia di Samp-Napoli: “Non sottovalutiamoli, bisognerà avere la giusta mentalità”.

A bordo campo del centro tecnico di Castel Volturno il caldo si fa sentire. Sembra di essere ancora nel pieno dell’Estate, nonostante Ottobre sia alle porte. A dimostrarlo il campionato, già iniziato da qualche giornata. E’ la sesta, più precisamente, quella che vedrà il Napoli a Genova impegnato con la Sampdoria. E’ tutto pronto in sala conferenza e Mazzarri, puntualissimo, presenta la gara di domani. L’impressione è sempre la stessa, un mister motivato che ha ben preparato la squadra, fisicamente e mentalmente. “Al di là del primo posto, vogliamo fare bene dando continuità alla gara con la Lazio. Tutte le gare vanno affrontare in questo modo, anche perchè la Sampdoria già nell’ultimo turno aveva un punto in più alla Lazio. Poi hanno il vantaggio di giocare in casa, in uno stadio molto caloroso che conosco bene, quindi non bisogna distrarsi”, queste le prime parole dell’allenatore toscano. Sa che la strada da fare è lunga, ci sono una marea di giornate da affrontare e sa anche che squadre come Milan, Inter e Udinese sicuramente torneranno presto a guadagnare punti preziosi. Il regalo per il compleanno? Facile, potrebbero farglielo i suoi ragazzi in campo, anche se ammette che non ami più di tanto festeggiare. L’obbiettivo è continuare a crescere ma a Genova non sarà facile.”Ogni volta bisogna mettersi in discussione, bisogna rispettare l’avversario. In Italia se non giochi in un certo modo puoi perdere con chiunque, figuriamoci contro una squadra come la Samp che è in quella posizione lì. Bisognerà essere bravi a partire subito col piede giusto. E’ un campo difficile, con un pubblico che si fa sentire, quindi bisognerà partire bene per non dargli eccessivo coraggio. Servirà il piglio che abbiamo avuto inizialmente a Manchester”. L’intenzione è quella di confermare la stessa formazione che ha affrontato la Lazio, ma dovrà fidarsi delle parole dei suoi sulle condizioni fisiche attuali, visto che il tempo per provarlo è insufficiente. “Per noi è una prova importantissima, ma spesso si perdono alcune partite e non sai neanche come. L’importante è la prova, poi il risultato è condizionato. A Catania infatti non ho criticato il risultato, ma come abbiamo espresso calcio”, aggiunge con ancora un po’ d’amaro in bocca. “Le partite si vincono quando porti a casa più duelli individuali tra due calciatori. Se noi facciamo la stessa cosa vista con la Lazio anche con la Samp possiamo portare a casa la sfida, dipende da noi. La Samp avrà delle assenze, ma ha altri giocatori veloci che sostituiranno gli assenti. Ferrara ha trasmesso grandi motivazioni, un’organizzazione precisa e non credo che un singolo possa cambiare la sostanza”. Anche le parole sul mister blucerchiato non mancano: “Ho grande stima di un grande campione e di un giovane allenatore che sta facendo bene. Sono contento che sia alla Samp, ha dimostrato con i fatti di essere bravo, poi è chiaro che ognuno pensa in casa propria pur avendo delle origini specifiche. Un accenno agli schemi provati e riprovati in allenamento, rigorosamente a porte chiuse. Sorprendere gli avversari, questa l’idea del mister. Il risultato di Juve-Roma sembra non interessargli : bisogna pensare solo a noi”, aggiunge.Quest’anno non ci sono più titolarissimi. Ogni partita bisogna guadagnarsi il posto, anche dopo partite vinte ne ho cambiati due-tre per volta. Con la Lazio siamo stati perfetti e probabilmente non me la sentirò di fare dei cambi. La vittoria deve essere una normalità, la regola. Dopo la Samp poi valuterò la prova della squadra e dei singoli, così vedrò in Olanda chi scenderà in campo in base ad una serie di ragionamenti. Quest’anno ci sono doppi ruoli, parlerò di meno e loro sapranno che se non giocano è perchè non hanno fatto quello che dovevano fare“. Poi la soddisfazione di esser ritenuto dai tifosi il miglior allenatore della storia del Napoli pur avendo vinto solo una Coppa Italia : “E’ una soddisfazione che ripaga di tanti sacrifici e di tanto lavoro. Un allenatore può incidere poco o molto, ma bisogna valutare l’organico a disposizione. La gente ha vissuto emozioni importanti con una squadra che doveva e deve crescere”.