Tra passato e futuro, Insigne si racconta: “Prometto di dare il meglio, per la squadra e per l’intera città”.

NAPOLI NEL SANGUE – Lorenzo Insigne, ospite del salottino di Marte Sport Live, ha già cerchiato sul calendario il 21 Ottobre. Da napoletano D.O.C., sarà la Juve l’avversaria preferita del giovane talento di Fratta.  “Sono molto contento di essere tornato a Napoli dove sono cresciuto calcisticamente. Ora devo stare solo tranquillo e dimostrare ogni giorno di poter far parte di questo gruppo importante. L’esperienza in Trentino è stata entusiasmante, mi sono allenato con giocatori che prima guardavo solo in tv. Ho già stretto un buon rapporto con i leader dello spogliatoio e penso di poter imparare molto da chi ha esperienza ed è quì da tanto, specie da Cannavaro e Grava che mi stanno aiutando tanto”.

CARRIERA – Pronto a concentrarsi sul presente e su quello che sarà il suo futuro a Napoli, Lorenzo si gira per un attimo a guardare il suo passato, quelli che sono stati i piccoli passi da gigante di questi ultimi anni. “Devo tanto a Zeman – afferma in prima battuta – è lui che mi ha fatto crescere in questi anni, sia calcisticamente che umanamente. Il boemo mi ha migliorato fisicamente, ho fatto i gradoni, ma anche con Mazzarri ho lavorato tanto e mi sono trovato benissimo. Mi ha fatto esordire in A a Livorno, aspettavo che il pallone uscisse per poter entrare in campo. Mi ha fatto i complimenti per le due stagioni lontano da Napoli, mi ha invitato ad essere sereno. Mazzarri è un grande allenatore, lo devo seguire e accetto i suoi consigli. Quando avrò l’opportunità, cercherò di ripagare in campo”.

“VI SVELO QUALCOSA..” – Niente 11 e niente 22 sulla sua maglia azzurra. Lorenzo ha scelto il 24, un numero non a caso. “Semplice, – sorride – è la data di nascita della mia fidanzata. Sarà un impatto pazzesco quello con il San Paolo. Sono napoletano, ho sempre sognato di giocare con questa maglia, sarà una bella emozione.Tra i miei obiettivi rientra, senza dubbio, vincere qualcosa con il Napoli.  E’ il massimo riuscire a conquistare qualcosa con la propria squadra del cuore”. Poi qualche parolina sui suoi compagni: “Pandev e Cavani sono due grandi, io e Vargas dobbiamo prendere esempio da loro. Edu è un ragazzo di valore, scherziamo e ridiamo sempre, abbiamo un bel rapporto e non vi nego che è molto forte”. La sincerità di Insigne lascia tutti sorpresi e ogni volta scappa una risata. “Non so cosa mi abbia detto Robben, io non l’ho capito”, così risponde a chi gli chiede dello scambio di battute che c’è stato a fine Bayern-Napoli. Poi un commento sulla partita: “Abbiamo fatto una buona gara, non capita tutti i giorni di affrontare questi campioni. Sono contento, ma è solo un’amichevole, ora arrivano le partite vere. Mi fa piacere essere considerato un giovane di prospettiva, ma devo dimostrare. Per il momento so che devo crescere tanto e, per fortuna so a chi ispirarmi. C’è anche Del Piero tra i miei modelli di riferimento ma Maradona non è paragonabile a nessun’altro”.