Napoli, funicolare di Chiaia: “Riapritela al pubblico come percorso pedonale!” Fino a quando non verranno consegnati i lavori alla ditta aggiudicataria

Sulle vicende della funicolare di Chiaia, la prima delle quattro presenti nel capoluogo partenopeo a entrare in funzione nel lontano 1889, originariamente progettata con trazione a vapore, chiusa dal 1° ottobre del’anno scorso, quindi da quasi quattro mesi senza che ancora sia stato pubblicato il nuovo bando per i lavori della revisione ventennale, interviene ancora una volta e con una singolare proposta, Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, da lustri impegnato a segnalare le vicende e purtroppo le continue disfunzioni che stanno caratterizzando la vita degli impianti a fune che collegano il quartiere Vomero agli altri quartieri della città, con notevoli disagi per i circa 60mila utenti che quotidianamente ne usufruiscono.

 

            ” Come confermato sul sito dell’ANM – esordisce Capodanno – la lunghezza del percorso della funicolare di Chiaia è di appena 536 m, poco più di mezzo chilometro, con quattro stazioni, due terminali e due intermedie – puntualizza Capodanno -. Considerando una velocità media a passo d’uomo di 1 metro al secondo occorrono dunque 536 secondi per percorrere l’intero tratto, pari a circa 9 minuti. Certamente in salita occorrerà più tempo, che può essere stimato tra i 15 e i 20 minuti, dal momento che bisognerà fare delle soste in considerazione della pendenza, pari mediamente al 29%  con un dislivello di 161 m “.

 

            ” Perché dunque non pensare di attrezzare un percorso pedonale all’interno della galleria, riaprendo l’impianto, almeno fino a quando non saranno consegnati i lavori – propone Capodanno -? Se non ricordo male peraltro ai lati della galleria, dovrebbero già essere presenti dei gradini, che, messi in sicurezza, potrebbero essere utilizzati per consentire alle persone di poter effettuare il percorso a piedi, riducendo notevolmente i disagi dei circa 15mila utenti, molti dei quali, specialmente coloro che risiedono nei pressi delle due stazioni intermedie, per i quali non sono stati previsti mezzi sostitutivi, subiscono notevoli disagi dalla chiusura dell’impianto “.

 

            ” Ovviamente – sottolinea Capodanno – una tale soluzione andrà adottata fino al giorno precedente a quello nel quale avverrà la consegna dei lavori alla ditta aggiudicataria, cosa che potrà avvenire, se tutto va bene e non ci saranno intoppi, anche per la possibile presentazione di ricorsi, al minimo tra tre mesi, considerando che ancora deve essere pubblicato il bando della gara e che occorreranno almeno due mesi per la presentazione delle offerte e successivamente un’apposita commissione dovrà valutarle per designare la ditta vincitrice “.

 

            ” In tutto questo periodo – aggiunge Capodanno – l’impianto potrà dunque essere utilizzato come percorso pedonale, ovviamente senza alcun costo per le persone e utilizzando parte del personale già adibito all’impianto, quando funzionava regolarmente, per la sola vigilanza “.

 

            Capodanno auspica che la soluzione proposta, con gli opportuni necessari accorgimenti, venga presa in considerazione sia dal Comune di napoli che dall’ANM per essere adottata in tempi rapidi.