l’Antisemitismo cambia volto: insulti, cori e odio social

Oggi l’antisemitismo assume altre dimensioni ed espressioni, si presenta con immagini e sonorità diverse e sempre più preoccupanti. Assume nuovi volti, si manifesta in nuovi luoghi, usa nuovi strumenti però mostra sempre la stessa intolleranza e odio verso il suo nemico: il diverso. L’antisemitismo in alcuni è sedimentato e si riproduce, come sempre, con il suo odore nauseabondo, la sua violenza inaccettabile.

Un sentimento di odio che la storia e l’intelligenza umana dovrebbe reprimere al suo apparire vergognandosene. Sciaguratamente capita ancora con accadimenti che si susseguono e si diffondono. Certamente in fasce minoritarie e antistoriche delle popolazioni, ma intanto sono assordanti e offensive, da non trascurare. La Società non può restare inerte, considerato che ha ancora sulla pelle, marchiato e indelebile, l’infamia dell’accaduto e il senso del dolore incancellabile per averlo subito. Non averne compreso i sintomi e il risultato nefasto che avrebbe generato l’ignavia e il silenzio non sarà mai giustificato dalla storia e dalla ragione.

Oggi non è più così globalizzato l’antisemitismo, per fortuna, ma dalle nostre quotidianità la “macchia nera” non è evaporata come doveva. Continua a manifestarsi con il senso di disgusto vomitevole, delle azioni spregevoli che la cronaca, sempre più frequentemente, riporta alla pubblica attenzione.

La coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo, presso la Presidenza del Consiglio, Milena Santerini al convegno organizzato a Roma, insieme all’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, affrontando questo grave e nauseante fenomeno alla presentazione del Documento che l’IHRA – International Holocaust Remembrance Alliance, indirizza ai responsabili politici e amministrativi sugli aspetti delle nuove manifestazioni antisemite e al loro contrasto.

Sciaguratamente la pandemia, innestata dal Covid19, ha alimentato una rabbia che ha fatto esplodere tutta l’aggressività verbale e fisica, in tanti soggetti con le motivazioni più ingiustificabili, facendo ritornare nell’attualità tempi ed espressioni che si ritenevano dissolti e non più proponibili nelle realtà delle Società evolute, industrializzate e globali.

Non sono sufficienti le prese di posizioni e dissociazioni, certamente importanti e necessarie, ma iniziano ad apparire retoriche mentre bisogna agire in maniera decisa e radicale.

Si pensi alle offese verbali alla Senatrice Liliana Segre, al bisogno di doverla proteggere con una scorta di polizia. Difendere una Donna anziana perseguitata e sopravvissuta all’orrore dei campi di sterminio nazisti, Senatrice della Repubblica, impegnata a non far dimenticare dalle coscienze l’orrore vissuto e la morte di milioni di esseri umani è triste. È fondamentale attuare le misure democratiche di difesa contro la barbarie. 

Spesso non si nega la Shoah, ma la si deride, banalizza e minimizza, insieme a coloro che sono sopravvissuti. Alla Senatrice Segre si sono rivolti richiamando il tatuaggio che ancora porta marchiato sul braccio. Si sentono deridere i simboli dell’Olocausto non riconoscendone la dimensione e attribuendolo alla propaganda dei vincitori.

Le comunità ebraiche, insieme a l’UNAR, stanno lavorando per far assumere alla Lega Calcio di serie A e alla Federazione Italiana Giuoco calcio, le loro responsabilità per quanto avviene, da troppo tempo negli stadi che sono diventati luoghi dove la Carta Costituzionale non ha più valore giuridico oltre che morale.

La presidentessa, Milena Santerini, nel suo intervento a Roma, ha continuato a illustrare le azioni intraprese e i richiami alla responsabilità dell’ANCI, degli Enti territoriali italiani, della Conferenza episcopale italiana e dei più importanti social media quali Google, Facebook e Tik Tok, con i quali si stanno richiedendo interventi per oscurare le fake news sull’antisemitismo.

In conclusione del suo intervento, la Coordinatrice Nazionale per la lotta contro l’antisemitismo, ha ripetuto la seguente dichiarazione del Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Draghi: “Bisogna agire sulle radici profonde del razzismo e dell’antisemitismo e contrastare le loro manifestazioni violente e arginare ogni forma di negazionismo. Sono una minaccia al nostro vivere civile e alla nostra libertà”.

Si impegnino le coscienze di ogni Cittadino sollecitandolo a non ignorare e ad assumere il ruolo di cittadino consapevole che contrasti il fenomeno per non dover dire un giorno ai Giovani: “Non avevamo compreso”.