Nkoulou rompe il silenzio: “Qualcuno non è stato di parola”

Nkoulou, difensore del Torino, interrompe il silenzio delle scorse settimane per fare chiarezza su quanto è successo al termine del mercato estivo.

Ecco cosa riporta l’Equipe: “Sono un uomo leale, – la sua risposta a Cairo – onesto e integro. In tutta la mia carriera nessun compagno, allenatore o dirigente ha mai messo in discussione la mia professionalità e tanto meno la mia educazione. Un professionista deve informare il proprio datore di lavoro del proprio lavoro e se non ha le condizioni ottimali per compierlo. Questo è stato rispettosamente fatto con l’allenatore e i compagni di squadra”.

Le sue parole: “Per me un uomo si definisce dal rispetto, dalla sua parola. Sfortunatamente ho compreso che gli impegni sono difficili da mantenere, ho preso atto che i dirigenti hanno rifiutato la mia partenza. Fedele ai miei principi, mi rimetto al lavoro senza che questi fatti mettano in pericolo la mia motivazione e la mia professionalità, mi impegno a difendere i colori del Torino perché la sua storia e i suoi tifosi lo meritano”.

Nel nostro precedente articolo abbiamo riportato ciò che era successo alla fine del calciomercato:

La rottura è avvenuta qualche settimana fa con il calciatore che ha chiesto espressamente di essere ceduto, senza venire accontentato dal Toro. Si è arrivati allo strappo.

Il camerunense alla vigilia della prima giornata di campionato, aveva chiesto a Mazzarri di non giocare perchè non abbastanza concentrato sul Torino a causa di alcune sirene di mercato. Sirene che pareva portassero alla Roma del ds Petrachi che sembrava aver individuato in lui l’ultimo tassello per completare la difesa giallorossa. I capitolini hanno però smentito tale ipotesi e infatti a Roma alla fine è sbarcato Smalling.

TORINO NKOULOU – Lo strappo, dicevamo, non si è ancora ricucito e chissà se mai lo sarà. Il club granata infatti ora si aspetta le scuse del proprio difensore, che intanto si allena a parte secondo quanto riporta toronews.net. Scuse che farebbero comodo a tutti. In primis al giocatore stesso, costretto in ogni caso a restare in Piemonte fino a gennaio, quando riaprirà il mercato di riparazione.

Qualora queste scuse non dovessero arrivare, Nkoulou continuerebbe a non essere convocato da Mazzarri che d’altronde, negli scorsi giorni, è stato chiaro: “Io non prego nessuno per giocare”. Il classe ’90 deve dimostrare di credere ancora nel progetto, altrimenti ad attenderlo ci sarà la tribuna.

DIEGO MARINO