SOLO PERCHÉ DONNA. DAL DELITTO D’ONORE AL FEMMINICIDIO

Napoli, 4 dicembre 2019 – Ieri sera, presso la libreria Mondadori Bookstore a Napoli, Piazza Vanvitelli, il giudice dott.ssa  Melita Cavallo ha presentato il suo libro “Solo perché donna, dal delitto d’onore al femminicidio”, edito da Ugo Mursia.  Il magistrato salernitano ha un’importante e luminosa carriera all’interno della Magistratura: giudice dei minori a Milano e Napoli; Presidente del Tribunale minorile della Capitale; Presidente dell’Associazione Italiana dei Magistrati dei minori; Capo dipartimento per la Giustizia minorile; Presidente della Commissione per le Adozioni Internazionali.

La dott.ssa Cavallo nel libro descrive le esperienze più significative dei suoi processi, inerenti  la violenza sulle Donne, illustrandone i molteplici aspetti quali: ” la risposta giudiziaria al fenomeno delittuoso; l’importanza dei Centri anti-violenza e la tutela degli orfani” a seguito delle tragedie che, la violenza e il femminicidio, creano, distruggendo, spesso fisicamente, la vita delle persone coinvolte.

Lo psichiatra Dott. Germano Fiore, dirigente dell’Unità Operativa di Salute Mentale DS 66 presso l’Asl di Salerno, che tra i vari rapporti con i pazienti a lui affidati, lo ha colpito il caso di un detenuto, che aveva ucciso due mogli, una in Inghilterra e l’altra in Italia. Purtroppo in Italia le amministrazioni pubbliche non sapevano del primo delitto, della condanna e degli anni di carcere che aveva scontato in Inghilterra. Inoltre, richiamandosi alla mitologia, ha spiegato la differenza tra “femicidio – femminicidio – donnicio”.

E’ intervenuto, poi, il magistrato Raffaello Magi, Consigliere di Cassazione, I  Sez. Penale. Il Consigliere ha espresso parole di grande apprezzamento su quest’ultimo libro della scrittrice, invitando alla riflessione il folto pubblico, sulla necessità di ampliare il concetto di delitto di genere. Ha evidenziato la necessità del Giudice, di analizzare ogni singolo “caso”, approfondendone i contenuti e le condizioni che determinano l’atto criminoso. Situazioni familiari e sentimento incontrollato del possesso, incidono, sull’equilibrio mentale del violento. Sono fattori da considerare per inquadrare complessivamente l’evento e la punibilità o meno del soggetto violento. Il parere dello psichiatra è un fondamentale supporto alle decisioni che il giudice dovrà adottare.

L’Avv. Maria Giovanna Castaldo, di Napoli, in linea con i precedenti oratori, ha posto l’accento la necessità d’interventi normativi e finanziari, per le strutture di accoglienza e protezione e anche per migliorare la qualità professionale degli addetti.

L’autrice, in chiusura, ha ripetuto che è fondamentale attivare la prevenzione e la protezione migliorando e divulgando la conoscenza dei Centri di accoglienza anti-violenza e difendendo i minori orfani che vivono e subiscono le violenze degli adulti. La scuola, il vicino di casa, il conoscente e la famiglia sono tutti chiamati a non tacere ogni volta che notano violenze fisiche, litigi e rumori sospetti. Prima che si arrivi all’irreparabile, è importante aiutare le vittime di violenza, non farla sentire isolata. Agire tutti come membri di una vera Comunità, è in gioco il senso di convivenza civile collettiva.