Al Ridotto del Mercadante Teresa Saponangelo è in scena con “Sviluppo di Donna Lionora”

Dopo Anna Maria Ortese, Raffaele La Capria e Giuseppe Patroni Griffi, è Enzo Striano l’autore al centro della quarta edizione del progetto di Teatro e Letteratura dello Stabile dedicato a adattamenti teatrali delle opere di scrittori napoletani o a Napoli particolarmente legati.
Al celebre romanzo storico del 1986 di Enzo Striano, Il resto di niente, sulla vita di Eleonora de Fonseca Pimentel all’epoca della Rivoluzione Napoletana del 1799, è dedicato il trittico di allestimenti Inizio, Sviluppo e Fine di Donna Lionora, con drammaturgia di Maurizio Braucci.
Tra le prime donne giornaliste in Europa, scrittrice, amica di intellettuali e rivoluzionari come Vincenzo Cuoco e Guglielmo Pepe, la Pimentel ebbe un ruolo di primo piano nelle vicende dei moti partenopei del 1799.

Protagonista dello spettacolo “Sviluppo di Donna Lionora” con la regia di Alessandra Felli – in scena da giovedì 10 fino a domenica 20 marzo al Ridotto del Mercadante – è l’attrice Teresa Saponangelo. Diretta in teatro da Toni Servillo (Tartufo, 2000, col quale vinse il Premio Ubu come Miglior attrice non protagonista), Mario Martone (I dieci comandamenti, 2000), Giorgio Barberio Corsetti (Le metamorfosi, 2003), Antonio Capuano (Monologo dell’intellettuale Giana, 2004), Francesco Saponaro (L’orso e la domanda di matrimonio, 2005), David Emmer (Il mondo deve sapere, 2008), e al cinema, tra gli altri, da Stefano Incerti, Peter Del Monte, Paolo Virzì, Antonio Capuano, Silvio Soldini, Sergio Rubini, Cristina Comencini; attrice in televisione nelle serie Un medico in famiglia (1998), La squadra (2003), La nuova squadra (2008/2009), Squadra antimafia (2014/2015), conduttrice di programmi TV come Bla Bla Bla (2005) e Palco e retropalco (2009), Teresa Saponangelo torna a teatro nei panni della popolare eroina partenopea della quale interpreta gli anni della maturità, intellettuale e esistenziale.

Sviluppo di Donna Lionora” racconta, infatti, attraverso uno sguardo in soggettiva, l’ingresso di Eleonora de Fonseca Pimentel nella stagione adulta della sua vita. Stagione che la vede impegnata tanto nelle battaglie intellettuali e politiche dei suoi tempi, quanto nelle lotte più private e sentimentali, consumate nella reclusione dell’ambiente domestico. Nella seconda metà del Settecento il Regno di Napoli è uno dei principali centri del pensiero illuminista della penisola. Il suo programma di riforme volto al rafforzamento dello Stato e una riduzione dei privilegi, soprattutto ecclesiastici, segue il modello dell’assolutismo illuminato praticato da molti sovrani europei. Accanto ai principi, gli intellettuali illuministi rivestono di volta in volta i ruoli di consiglieri, collaboratori, critici del loro operato, in favore del cambiamento. Eleonora incarna pienamente questa funzione di rinnovamento e la esercita non esclusivamente attraverso la sua produzione letteraria. Concluse le tragiche vicende matrimoniali, il suo salotto diventa il luogo di aggregazione delle nuove generazioni di intellettuali.
Le scene e i costumi dello spettacolo sono di Marta Crisolini Malatesta; le luci di Gigi Saccomandi; la produzione è del Teatro Stabile di Napoli.

Orario rappresentazioni: 16, 17, 20 marzo ore 21.00 – 15, 18 marzo ore 18.00 – 19 marzo ore 17.00.

Informazioni: www.teatrostabilenapoli.it
Biglietteria: 081.5513396 – biglietteria@teatrostabilenapoli.it

Ester Veneruso