La Ztl e le sue contraddizioni

Non vogliamo per forza essere polemici ma l’ennesima Ztl in città rischia di creare nuovo caos. Napoli è una città dalla quadratura bassa, Napoli è piccola. La densità abitativa, a detta di famosi architetti come Aldo Loris Rossi, è maggiore di tutta la Scandinavia. I dedali di vicoli e vicoletti, il centro antico, quello dei decumani, del quadrilatero Ippodameo è di già di fatto una Ztl naturale. Chiudere ancora altre strade significa uccidere la poca viabilità cittadina. Al di là dei problemi di smog e di vivibilità delle piazze. A suo tempo già la chiusura di Piazza del Plebiscito totale scatenò le polemiche anche di chi c’aveva visto lungo dicendo che sarebbe stata una decisione “pericolosa” per la viabilità. Via Acton unico snodo aperto sulla direttrice est-ovest, dopo la chiusura anche di Via Chiaia, è perennemente ingolfata dal traffico veicolare, giorno e notte. E pensate, molti usano la corsia preferenziale della galleria della Vittoria negli orari serali, liberando di fatto il lungomare. Ma torniamo alla nuova Ztl (zona a traffico limitato, ndr) del Centro antico. Chiuse due direttrici importanti che tagliavano e collegavano la città da nord a sud. Piazza Dante e una parte di Via Duomo completamente chiuse sono un taglio netto alla città. Le colline da un lato, Capodimonte per fare un esempio, il mare dall’altra. Insomma chi sta su non può scendere, chi sta giù non sale più. Chiudere anche ai non residenti Via Monteoliveto e parte di Via Roma (quella alta) significa dire. “Signori andate a piedi, ovunque voi abitate”. Bene, siamo d’accordo ma in una città dalla quadratura importante, come Milano, Roma per non uscire dallo Stivale. Ma in una città dove la strada più larga è Corso Umberto o Via Marina ci sembra alquanto pretestuoso. Le metropolitane ancora non danno il loro vero contributo, gli autobus vanno a singhiozzo al di là delle corsie preferenziali, e come dice la gente “Signò nun’ passan’!” Insomma la situazione trasporti, con i tagli delle corse anche per funicolari e Circum, non puo’ alleviare il caos. E il napoletano che fa? Si industria come al suo solito. Ieri primo giorno di ZTL, e oggi ancora di più, prova a by-passare Piazza Dante. Per dove? Per i vicoli, cari signori. Ieri la zona di Montesanto e di Via Tarsia è stata presa d’assalto come confidatoci da commercianti e cittadini. “C’erano più auto che in una giornata di pioggia e scioperi” ci dicono gli abitanti della zona. Un via vai di auto e motorini che salivano e scendevano tra le rampe dietro la piazza. Risultato: Traffico, smog e due persone che si sono sentite male tra gimkane varie tra paletti e spazzatura. Insomma zone pedonali si ma con criterio, con raziocinio andrebbero fatte. Non chiudere per poi mettere la spazzatura sotto il tappeto. Napoli ha bisogno d’altro, non di questo!

Arturo Vega