Legge sul Turismo, Strazzullo: “Fate presto! Intanto non mancano i problemi per i lavoratori nei siti turistici e termali”

“Siamo allo sbando, da mesi cerchiamo di sollecitare la Regione Campania a discutere di una nuova Legge sul Turismo che manca da oltre 30 anni ma vediamo solo immobilismo e poche idee. È il caso di dire ‘fate presto!’ ”. Queste le parole allarmate del segretario generale della Uiltucs Campania Rino Strazzullo che a fine maggio aveva sollecitato la Regione e l’assessore Sommese a ripartire sul documento che resta fermo tra commissioni ed emendamenti del consiglio. “Durante il congresso della nostra organizzazione sindacale – continua Strazzullo – tenutosi non più di venti giorni fa abbiamo chiesto a gran voce l’approvazione di una nuova Legge sul Turismo, che faccia si che, un intero settore, possa essere da volano per l’economia della Campania. Ci è stato promesso dall’assessore Sommese, che partecipò ai nostri lavori, che ci sarebbe stato un confronto e che in tempi brevi, con l’aiuto del consiglio regionale, il testo poteva essere licenziato in aula. Il tempo invece passa e nessuno ci ha interpellati, nè il maxi-emendamento è stato discusso. Intanto la stagione estiva è iniziata e le problematiche sul turismo restano immutate, anche se non possiamo pensare al turismo solo quando arriva l’estate. La Campania è una regione che può e deve fare turismo 365 giorni all’anno. La situazione di Pompei resta gravissima, le Terme di Stabia e di Agnano sono in ginocchio, i trasporti per le isole insufficienti, le vicende del Lungomare di Napoli destano preoccupazione. Insomma un quadro generale preoccupante che blocca di fatto lo sviluppo economico di una Regione che dovrebbe vivere solo di turismo e invece resta ancorata al palo per un inspiegabile immobilismo che, forse, giova a qualcuno, che in un contesto ormai radicato da anni ci marcia e – conclude Strazzullo – lascia la Campania tra le regioni che meno utilizza una risorsa cosi importante. Con tutte le nostre forze proveremo a trovare delle soluzioni e chiederemo al presidente Caldoro di intervenire per accelerare gli iter burocratici di un testo che presenta ancora troppe lacune”.

Eva Pezone