Al San Paolo va in scena un “Povero Diavolo”, ma Mazzarri non si fida del Milan “incerottato”: «Abbiamo tutto da perdere, la partita di domani nasconde molte insidie. Zuniga sta bene, Insigne ha grandi doti. Il modulo? Vedrete novità in difesa»

Castel Volturno (Ce). Napoli – Milan non è una sfida qualunque, non lo sarà mai per definizione. Non è di sicuro Madame che col suo carico di adrenalina da eterna sfida si trova da sempre al primo posto nella classifica della rivalsa partenopea, ma il Diavolo rossonero rievoca alla mente vecchie battaglie sportive dal sapore di scudetto. Quelle gare che vedevano contrapposti da un lato Maradona e Careca e dall’altro lo squadrone degli olandesi alla fine degli anni ottanta non si possono cancellare dalla mente del popolo napoletano. Sacchi e il suo gioco d’attacco contro la fantasia e la classe degli interpreti azzurri capitanati dal  “messia” del calcio che disegnava memorabili traiettorie nel palcoscenico di Fuorigrotta.

Anche negli anni successivi Napoli – Milan ha conservato tratti di romanticismo calcistico, con avvincenti sfide ricche di gol e spettacolo, ma  domani sera non sarà sfida scudetto non solo perché gli azzurri hanno perso qualche punto dalla vetta e (per il momento) il contatto con la Juventus capolista ma soprattutto perché i ragazzi di Allegri non se la passano molto bene: 14 punti in 12 gare risultano per il team milanese un magro bottino, quasi da media retrocessione. Ma mai fidarsi del nemico, anche quando quest’ultimo sembra stare sulla graticola e con un piede nella fossa. E questa sembra essere l’unica preoccupazione che sta inquietando le notti di Mazzarri che precedono la sfida ai rossoneri, anche per le due assenze eccellenti che mancheranno dalla formazione dei “titolarissimi”: Behrami squalificato e Pandev che non riesce a recuperare dall’infortunio alla caviglia.

E poi si sa che nel calcio nulla è dato per scontato prima del fischio d’inizio e del verdetto del campo che resta come sempre insindacabile.  Mazzarri si presenta il sala stampa come al solito puntualissimo e concentrato, la vigilia di una partita importante come quella col Milan da sempre particolari stimoli. «Le sensazioni per domani sono assolutamente positive, ci siamo allenati bene per tutta le settimana e, a parte i nazionali che sono arrivati ieri e Pandev che non ha recuperato, il gruppo ha fatto il proprio dovere. I giocatori sono carichi e vogliosi di dimostrare il loro valore. Zuniga? Anche lui sta bene, è stato con noi tutta la settimana e credo che abbia recuperato al cento per cento». Il mister non risponde alla domanda sul modulo che presenterà contro il Milan ma si sbilancia sulla situazione difensiva: «Il modulo lo vedrete domani, faremo delle variazioni in difesa che domani conoscerete, ma al di la dei numeri i ragazzi devono stare sereni e fare quello che fanno in settimana».

Ed ecco il Milan: «Si parla di Milan in crisi, che hanno difficoltà e che non sono la squadra degli anni scorsi. Io dico invece che in questa partita abbiamo tutto da perdere sia perché ci danno per favoriti sia perché loro sono una squadra di valori. Poi la visita di Berlusconi di oggi avrà dato di sicuro la carica giusta a tutto l’ambiente. Le rimonte e l’abbraccio con i ragazzi dopo il terzo gol? Alleno un gruppo straordinario e unitissimo che mi segue sempre al massimo e l’abbraccio ne è stata la conferma. Per il resto preferirei passare in vantaggio ed evitare certe rimonte». La conclusione è riservata ad Insigne e alla tattica: «Lorenzo è un ragazzo con delle grandi qualità, deve rimanere solo tranquillo e fare quello che sa, mettendosi sempre a disposizione della squadra. Non è vero che quest’anno proviamo a sfondare di più per vie centrali. Dipende dall’avversario: se ci chiudono gli esterni è logico andare al centro, altrimenti si prova a passare sugli esterni». La parola come sempre passa al campo, e domani con la carica dei sessantamila il Napoli proverà a vincere per avvicinare la vetta della classifica per non abbandonare il sogno tricolore.

Probabile formazione:

De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Gamberini; Maggio (Mesto), Dzemaili, Inler, Hamsik, Zuniga; Insigne, Cavani.