Una Messa per non dimenticare Teresa Buonocore: la Fondazione Pol.i.s. ricorda la mamma che denunciò e morì per difendere l’onore della figlia

Oggi,Giovedì 20 settembre 2012, in ricordo dell’anniversario dell’assassinio di Teresa Buonocore, la donna che denunciò gli abusi sessuali subiti da una delle figlie, si terrà una messa alle ore 19, presso la Chiesa dell’Immacolata di Portici (via Cristoforo Colombo 50). Presenti anche il vicepresidente della Fondazione Pol.i.s. e il referente regionale di Libera don Tonino Palmese che celebrerà la messa.

Ricordiamo Teresa Buonocore, una donna, una mamma che la mattina del 20 settembre 2010, in via Ponte dei Francesi, venne assassinata con quattro colpi di pistola.La donna, costituitasi parte civile nel processo contro Enrico Perillo, 53 anni di Portici (Na), condannato a 15 anni di reclusione (attualmente è detenuto a Modena) nel giudizio di primo grado, pagò con la vita la sua denuncia verso Perillo per violenza sessuale ai danni di tre minorenni. Fra le vittime, anche una delle figlie della donna.Ad armare la mano dei sicari fu la sete di vendetta del Perillo contro la donna, la mamma, che non aveva taciuto ed aveva scelto di chiedere giustizia.

La sorella, Pina, e le figlie di Teresa oggi, grazie all’intervento del sindaco di Salerno, hanno cambiato dimora. È stata assegnata alla famiglia un’abitazione, bene confiscato alla camorra, e Pina lavora nello staff del sindaco. Il 21 luglio 2011 al Tribunale di Napoli si è tenuta l’udienza preliminare del processo relativo all’omicidio di Teresa. Per l’omicidio è stato rinviato a giudizio Enrico Perillo, per l’accusa mandante del delitto. Alberto Amendola e Giovanni Avolio, ritenuti gli esecutori, hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati con il rito abbreviato. Sono state ammesse come parti civili il Comune di Portici (dove la donna risiedeva), il Comune di Napoli (dove si è verificata la tragedia), il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli (col quale la Fondazione Pol.i.s. svolge un’attività di orientamento legale a beneficio dei familiari delle vittime) e il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità. Gli esecutori materiali dell’omicidio di Teresa sono stati condannati a 18 anni (Avolio) e a 21 anni (Amendola) di reclusione.

Nel mese di Luglio 2012 è stata confermata in Appello la condanna a 15 anni di reclusione per Enrico Perillo per il reato di pedofilia. Ancora in corso il processo nei confronti dello stesso, per l’omicidio di Teresa Buonocore.