Protesta al Pascale: cittadini e sanitari contestano il blocco della Legge sull’Istituzione del registro Tumori

Lunedì 17 Settembre, alle ore 13.00, cittadini e sanitari si riuniranno per manifestare, lo faranno tutti insieme in un luogo simbolo per la lotta nazionale ai tumori: l’Istituto Nazionale Fondazione G. Pascale di Napoli. Tante voci faranno coro per dire “no” al blocco della Legge sull’ Istituzione del registro Tumori Regione Campania, votato all’unanimità dal Consiglio Regionale della Campania.

“Mi sono sentito male alla notizia del blocco della legge regionale – dichiara Antonio Marfella, tossicolo oncologo del Pascale – sul registro tumori approvata all’unanimita’ da 60 consiglieri regionali della Campania. Non ne conosciamo i motivi tecnici, ma si parla di profili di incostituzionalità per sforamento economico del piano di rientro sanitario della regione campania. E’ veramente incredibile come sinora nessuno dei 60 consiglieri regionali e del governo regionale che ha approvato la legge alla unanimita’ ripeto, abbia rilasciato una sola dichiarazione di critica del provvedimento e di immediata volontà di porre riparo agli eventuali errori. Ciò vuol dire esplicitamente, a mio parere, che al governo si lascia fare un gioco sporco che noi cittadini e movimenti abbiamo impedito fosse fatto in Campania”.

“Hanno semplicemente terrore – continua Antonio Marfella – dei dati che saranno comunque costretti a produrre e fa veramente impressione che il governo centrale si assuma la terribile responsabilità di non fare la legge urgente per la tracciabilità dei rifitui tossici e industriali col sistri, e si prende la responsabilita di negare il diritto di sapere cosa succede con il disastro dei rifiuti tossici sversati da decenni in Campania anche per colpa del governo centrale.

“Il governo centrale col decreto balduzzi ha obbligato le regioni ha utilizzare con costi eccezionalmente gravi farmaci innovativi ad altissimo costo per curare il cancro e poi non ha la stessa sensibilità nell’obbligare le case farmaceutiche e gli ospedali a verificare la reale efficacia di questi famaci costosissimi e in molti casi inefficaci e inutili”.

“E’ eccezionalmente grave – aggiunge Antonio Marfella – che presunti tecnici facciano scrivere al governo che cosi si evitano farmaci obsoleti. I farmaci non possono essere oblsoleti, possono solo essere efficaci o inefficaci e a costo basso o altissimo. E’ obsoleta l’aspirina (acido acetilsalicilico)? hanno cosi autorizzato un favore a molte ditte farmaceutiche che cosi avranno soldi dallo Stato per farmaci non efficaci per non meno di 50 milioni di euro l’anno nella sola regione campania e si pongono problemi di costituzionalità per il registro tumori? non si pongono problemi di costituzionalita’ per avere autorizzato a spendere per molti farmaci ancora non dimostrati efficaci? e quanto in concreto hanno recuperato dalle ditte farmaceutiche per i farmaci di dubbia efficacia passati in regime di risk sharing o cost sharing? Il ministro balduzzi ce lo faccia sapere e utilizzi quei soldi per finanziare il registro tumori regione campania….o hanno paura di non avere soldi da quelle fonti dalla case farmaceutiche? e a noi cittadini quando ci costano questi sprechi sui farmaci innovativi non efficaci=? “

“In ogni caso non permetteremo – conclude Antonio Marfella – anche al governo centrale di giocare con la salute dei cittadini campani. Ci hanno massacrato, continuano a massacrarci coi rifiuti tossici e devono smetterla di continuare ad affermare per conflitto di interesse che eccessi di cancro e diabete in Campania sono dovuti solo a cattivi stili di vita individuale, in presenza di un disastro ambientale cosi grande, diffusi, negato e che si protrae da troppo tempo senza interventi adeguati dallo Stato, quindi, in piena complicità con la camorra….che in fondo come il governo in questo caso, fa solo il lavoro sporco dei lobbisti che ci stanno uccidendo e distruggendo il sistema sanitario pubblico”.

Lo scopo dell’iniziativa di questa mattina sarà occupare a catena la zona ospedaliera dal Pascale al Cardarelli per chiedere a gran voce l’adozione del registro tumori e opporsi all’alleanza tra Stato e camorra.