Arriva il Natale in Forneria: a Sant’Antonio Abate il “Tegliuccio Carciofo Arrosto” dei fratelli Caccioppoli porta in tavola i sapori locali delle feste

E’ ormai vicinissimo il Natale e la Forneria Agricola dei fratelli Gianluigi e Salvatore Caccioppoli a Sant’Antonio Abate si prepara ad onorare le festività con una proposta speciale che ha l’obiettivo di offrire il gusto di una pietanza immancabile sulle tavole natalizie del territorio.

Nella consapevolezza che la cucina è scrigno di spiritualità e tradizioni che creano preziosi intrecci di condivisione e memoria, nasce il “Tegliuccio Carciofo Arrosto” capace, in un sol morso, di raccontare Natale e territorio.

Un tegliuccio che vede protagonista, infatti, il carciofo usato per preparare molte pietanze campane invernali, in particolare a Sant’Antonio Abate dove il 17 gennaio si celebra il Santo patrono fortemente legato alla simbologia del fuoco e dei prodotti della terra e lo si fa con riti, tramandati fino a oggi, le cui radici affondano nelle comunità rurali.

Immancabile nei pranzi della domenica in questa cittadina ai piedi dei Monti Lattari, soprattutto durante il periodo natalizio, la presenza di quest’ortaggio che si presta bene alla cottura sia alla brace che al forno grazie alla struttura a strati delle sue brattee che fa sì che si crei il piacevole contrasto tra l’esterno croccante e il cuore interno tenero e succoso.

Il “Tegliuccio Carciofo Arrosto” della Forneria Agricola Caccioppoli viene preparato con una base di fiordilatte e pecorino, carciofi locali saltati in padella, crema di gambi di carciofi, crumble di pane biscottato, pancetta arrotolata di Sant’Antonio Abate, prezzemolo tritato, peperoncino piccante e un giro di olio affumicato all’uscita.

Un sapore deciso e allo stesso tempo armonioso che si struttura nell’affumicatura del carciofo e nell’aroma di tostatura conferito dall’olio aggiunto all’uscita a cui poi seguono il tocco sapido della pancetta e la croccantezza del crumble di pane biscottato.

Il progetto di filiera corta della Forneria

La Forneria Agricola Caccioppoli è il risultato di un progetto che vede protagonista la filiera corta. Grazie a terreni acquisiti in Puglia (a Candela) e in Campania (a Sant’Antonio Abate, a Pompei e a Ogliastro Cilento) i fratelli Caccioppoli preparano pane e lievitati con materie prime provenienti, per la gran parte, dalle proprietà della loro Azienda Agricola con l’obiettivo di raggiungere, nel tempo, la completa auto-sostenibilità.

Candela si coltivano più tipologie di grano duro e grano tenero per produrre farine e semole di alta qualità, a Ogliastro Cilento viene ottenuto l’olio extravergine di oliva dalla monocultivar Rotondella, a Pompei vengono coltivati gli ortaggi e a Sant’Antonio Abate le piante di arance, limoni e mandarini e il seminativo offrono i frutti necessari per la preparazione delle marmellate per la colazione, dei canditi per i lievitati e dei topping per guarnire le pizze.

Il “tegliuccio”

Il saporito “tegliuccio” è una sorta di pizza/focaccia, ottenuta dalle farine e dalle materie prime di propria produzione. L’impasto è realizzato attraverso la “proteasi controllata”, processo di scomposizione delle proteine che favorisce la masticazione e la leggerezza. Risulta piacevolmente fragrante la sua croccantezza che quasi si dissolve al morso mentre al palato è scioglievole e mai gommoso grazie alla cottura al cuore che arriva a una temperatura di 99°C.

E’ proposto in più versioni tra le quali imperdibile il “Tegliuccio Marinara del Passato” realizzato con impasto da farina di Triticale e guarnito con pomodoro San Marzano biologico arrosto, pomodorino datterino semi-dry rosso biologico, ristretto di pomodoro San Marzano, origano dei Monti Lattari, olive denocciolate Rotondella sott’olio, emulsione all’aglio, capperi “lacrimella”, alici di Cetara, olio evo moncultivar Rotondella.

Dalla colazione alla cena

Oltre al “tegliuccio”, presente da mattina a sera, cornetti amalfitani, saccottini al cioccolato, brioche agrumate e naturalmente i pani, tutti identitari, preparati con grano100% italiano, lievito madre e lievitazione naturale. Tra questi il palatone (il pane “cafone” di Sant’Antonio Abate) con lievito madre e farina Senatore Cappelli, il pane Reginella con grano saraceno, segale di montagna e grano duro di produzione propria, un pane con farina di Triticale, l’antico pane alla saragolla, il pane di Iurmano e un pane al cacao.

Sempre presente il panettone artigianale, classico e Caprese con cioccolato e mandorle, che si può degustare non solo in occasione delle festività natalizie ma durante tutto l’anno, in particolare all’ora della colazione.