A Napoli l’atto di affidamento alla Madonna da parte del Cardinale Sepe

Si è appena conclusa la funzione religiosa in Piazza del Gesù. Emozione indescrivibile! Chi era presente ha ancora nell’animo e nel cuore la gioia incommensurabile di chi ha partecipato, in piazza del Gesù, alla funzione denominata “Atto di Affidamento a Maria” della Città di Napoli da parte del Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli. Era presente in piazza l’icona della Madonna del Buon Consiglio della Basilica di Capodimonte con numerosissimi Gruppi di Preghiera, di Autorità civili, militari e religiose. La piazza era gremita, tantissimi bambini per mano ai genitori, coppie di sposi o intere famiglie, uomini e donne di ogni estrazione sociale: c’era il professionista e l’operaio, la casalinga e l’intellettuale. Dopo la recita del Santo Rosario è iniziata la preghiera di “Affidamento alla Madonna”. Nella penombra della sera che s’affacciava dolce, in un clima tiepido di fine maggio (mese dedicato alla Madonna) si scorgevano tanti volti rigati di lacrime. C’era tanta gente, eppure incombeva il silenzio! In una Napoli così martoriata dagli ultimi avvenimenti nazionali, in primis la crisi economica, che vanno a sommarsi a quelli atavici, autoctoni e ben noti di microcriminalità, disoccupazione e problemi di viabilità, c’era bisogno di un momento di speranza, sulla scìa del Giubileo appena conclusosi a Napoli, che solola Fedepuò donarci. Era questo il sentimento dominante di ogni intervenuto: la speranza di un domani migliore sottola Guidadella Vergine Celeste che  accoglie sempre i suoi figli bisognosi sotto il Suo Manto. “ Non si è mai visto che una mamma non esaudisca la preghiera di un figlio in difficoltà!”, diceva  S. Bernardo di Chiaravalle in un canto dedicato alla Vergine.  Ancora una volta il Cardinale Sepe ha saputo leggere nel cuore dei napoletani, li ha chiamati  a raccolta  ed essi hanno risposto coralmente, fiduciosi e  con grande slancio unitamente a tanti extracomunitari presenti, segno della loro sempre crescente integrazione con la nostra Città.

                                                                                                                            Gabriele Esposito