Napoli, 2 edizione dell’Opera Buffa

Napoli, parte la seconda edizione del Festival dell’opera buffa, un evento da non perdere che trova radice nei Quartieri Spagnoli

Napoli- Proprio nel cuore della grande città avrà luogo il festival dell’opera buffa di Napoli, nato storicamente nei Quartieri Spagnoli e catturando notevole successo e interesse da parte di tutti i cittadini, ma anche turisti.  Si tratta di un evento che si terrà dal 2 al 6 novembre 2022 realizzato con il grande contributo da parte del Ministero della Cultura in collaborazione con Teatro Pubblico Campano e Casa del Contemporaneo.

Nel dettaglio, la seconda edizione, il cui titolo è “L’infedeltà Fedele” sarà localizzata tra la Sala Assoli, in Vico Lungo Teatro Nuovo 110, e il Teatro Nuovo, in via Montecalvario 16. Verranno riproposte in chiave più moderna operette e dialoghini dell’opera del ‘700, portando alla luce contemporanea dei capolavori dell’antico teatro musicale. Quest’opera buffa napoletana riscosse nel passato un certo fascino in quanto riuniva più classi sociali che affollavano ogni sera il “Teatro Nuovo Sopra Toledo”. Molto interessante il programma del festival che prevede Operine e Melologhi in programma dal 2 al 6 novembre 2022 tra i due teatri Napoletani. Circa le opere, possiamo citarne alcune che saranno protagoniste dei giorni del festival. Mercoledì 2 novembre alle ore 20:30 a Sala Assoli sarà l’operina “la Zingaretta” a cura di Leonardo Leo, il quale scrisse senza sosta per la sua carriera con un occhio vivo ed attento alla realtà circostante. Giovedì 3 novembre è in programma l’operina “Livietta+Tracollo”, intermezzo di Giovan Battista Pergolesi elaborato in musica elettronica. Venerdì 4 novrembre al Teatro Nuovo in scena l’operina “L’amante ridicolo”, intermezzo di Niccolò Piccinni.  Prosegue il festival con il melologo “Cimmarosa” al Teatro Nuovo con Claudio Di Palma annesso alla partecipazione dell’Orchestra Sinfonica dei Quartieri Spagnoli.

Si tratta di un’esperienza imperdibile per i golosi della cultura teatrale, un vero e proprio viaggio nel tempo in una chiave più vicina alla nostra quotidianità. Tuttavia, anche chi non potrà recarsi fisicamente al festival potrà prendere visione di estratti dell’evento collegandosi alla piattaforma digitale inaugurata quest’anno dal Teatro di San Carlo, che vuole raccontare il cambiamento e costruire uno spazio di innovazione sociale e di inclusione