Teatro Nazionale di Napoli : in scena”Il Tartufo” di Moliere

Teatro Nazionale di Napoli

Teatro Nazionale di Napoli, torna sulla scena dall’appena scorso 19 aprile, fino al prossimo 1 maggio, uno dei classici della letteratura francese: “Il Tartufo” di Moliere

Teatro Nazionale di Napoli- Debutta al Teatro Nazionale di Napoli “Il Tartufo” di Moliere, a cura del noto regista Jean Bellorini, il  direttore del Théâtre National Populaire di Villeurbanne a Parigi. Sarà possibile assistere alle sceneggiature del classico della letteratura francese, dall’appena scorso 19 aprile, fino al prossimo primo maggio.

L’allestimento dello spettacolo nel teatro napoletano coincide con il quarantesimo anniversario dell’opera in analisi. Il regista parigino, ha ben accolto  l’invito del Teatro Partenopeo di Roberto Andò e con estrema lusinga ha iniziato a dirigere una compagnia italiana, con testo in italiano; insomma, una stimolante esperienza culturale. Le dichiarazioni del regista sono infatti le medesime: “Abbiamo lavorato con il nostro gruppo di attori per quattro settimane, posso dire di voler loro bene. Avevo voglia di capire questi attori, questa città, il vostro paese. Sono di famiglia italiana ma non ho mai vissuto qui. Ho avuto incontri meravigliosi”. Inoltre, riferendosi alla commedia, prosegue in questi termini:  ”La commedia ci mette in guardia sui meccanismi della menzogna, denuncia gli apostoli dell’oscurantismo, tutti quegli impostori i cui discorsi e teorie non hanno altro scopo che impedirci di vivere liberi. Le motivazioni del Tartufo, ricoperte di riti religiosi ancora in vigore ai nostri tempi, sono ancora tossiche come non mai”.

Ciò che il regista reputa importante nel Tartufo, vale a dire il netto e chiaro contrasto tra sacro e profano, costituisce proprio quel fil rouge che lega la commedia stessa alla città di Napoli. E insieme al suddetto contrasto, si potrebbe aggiungere anche il bisogno di giocare e di considerare che la vita stessa sia un gioco. Dunque, un’esperienza edificante da non perdere! Si augura insomma, un’ottima partecipazione all’intero pubblico spettatore.