Il Napoli spreca, la Roma ne approfitta nel finale: all’Olimpico finisce 2-2. Altra occasione fallita per agguantare il terzo posto

A tre minuti dalla fine gli azzurri avevano pure messo la freccia e salutato (almeno momentaneamente in attesa dei risultati delle dirette concorrenti di oggi pomerifggio) il gruppo con baci ed abbracci firmati dalla premiata ditta Zuniga – Cavani puntando – con la vittoria fin lì maturata – dritto al terzo posto, ma come al solito la puntuale disattenzione che non ti aspetti fa crollare ogni tentativo di fuga per un Napoli che continua ad avere preoccupanti amnesie difensive.

L’ultimo gradino valido per la qualificazione in champions continua a non avere un padrone assoluto e a questo punto tutto si deciderà presumibilmente negli ultimi novanta minuti della stagione con Inter e Udinese ancora in corsa per un traguardo che (soprattutto per i nerazzurri) sembrava insperato fino a qualche domenica fa.

La partita. Il Napoli comincia pure benino, costruisce dopo una impacciata fase iniziale di gioco le sue occasioni con Cavavi ed Hamsik che da posizioni defilate non trovano il bersaglio. Poi solo Roma e, complice un indecifrabile Napoli che all’improvviso sembra cadere in balia assoluta dell’avversario, svantaggio che puntualmente arriva con un gol di Marquinho che si fa trovare pronto (De Sanctis uscirà mai nell’area piccola per prendere un cross dagli esterni?) per il più facile dei gol sul finire di tempo.

Nella ripresa la musica cambia, gli azzuri prendono in mano le redini del gioco e pareggiano subito i conti con un gran gol di Zuniga che dalla distanza impallina Lobont. Da quel momento la Roma si scioglie e gli azzurri collezionano palle gol in quantità industriali fallendo clamorosamente il bersaglio con Maggio e Cavani soprattutto, ma anche con Inler e Hamsik che non trovano per pochi centimetri lo spiraglio giusto per il sorpasso. Ma a venti dalla fine ci pensa il Matador con una perla a giro dal limite dell’area a timbrare il ventiduesimo centro personale e la rete del vantaggio.

Ancora gol sprecati e ancora Roma allo sbando con gli azzurri che non sanno approfittare delle difficoltà dell’avversario in crisi ma non al tappeto. E così, puntuale, arriva la beffa, l’ennesima doccia fredda che gela tifosi e giocatori. Al 41′ il subentrato Simplicio trova in acrobazia il gol del pareggio che fa calare i titoli di coda di una pazza partita che lascia l’amaro in bocca a Mazzarri e company.

Tutto rimane invariato, dunque, in attesa dei risultati di Inter e soprattutto dello scontro diretto tra Udinese e Lazio per capire chi la spunterà nella lotta champions. Alla vigilia delle doppie trasferte avremmo anche firmato per i 4 punti ma considerando il secondo tempo di Roma cresce la delusione per aver mancato per l’ennesima volta il colpo grosso nel match della stagione. A questo punto vincerle tutte potrebbe anche non bastare, a meno che Reja e soci stecchino qualche gara, a partire da domani sarebbe l’ideale.