Manifestazioni d’umanità, dalla Danza alla Palestina

Una giornata di manifestazioni pacifiche a Napoli, Sabato 15 Maggio, Piazza del Plebiscito. La mattina è iniziata con i professionisti del settore danza, che dal mese di Ottobre non vedono le loro saracinesche aprirsi e le loro porte aperte al pubblico, che dopo aver perso mesi e mesi di allenamento, difficilmente torneranno attivi come prima. I maestri e le maestre, gridando insieme ‘’Ridiamo vita all’arte’’ non hanno espresso un malcontento che si riferisce soltanto alla dimensione danza, bensì a tutto il mondo dello spettacolo, che si ritrova senza fondi e senza aiuti da ben 8 lunghi mesi. Oltre a vari cori intonati dai presenti, tra le immagini che colpiscono il cuore cartelli, scritte e indumenti tradizionali, dalla danza classica al flamenco. Tutti posizionati sul suolo di Piazza Plebiscito, in segno di lutto, come dimostrano i 5 minuti di silenzio, rispettati dai partecipanti, per un’arte come quella del ballo che in primis ha lo scopo di educare e formare giovani menti, che tramite essa, molte volte sfuggono da una realtà a loro conflittuale. Le sale ad oggi resteranno ancora chiuse, almeno fino al 1Giugno, anche se come abbiamo imparato a vedere nella zona gialla di Settembre la sanificazione e il distanziamento venivano assicurati. Valerio Guidorizzi responsabile dell’evento aveva dichiarato che: L’idea di scendere in piazza nasce dalla volontà di urlare la nostra esistenza come comparto non di passatempo, ma di professionisti utili alla cultura psicofisica delle persone, adolescenti e non. La manifestazione che aveva l’intento di sensibilizzare gli organi statali, ma ancor di più la creazione di una comunità sempre più attiva e unita tra i professionisti del settore, a Napoli. ‘’Ridiamo vita all’arte’’ ha poi dato spazio nel pomeriggio ad un’altra importante volontà cittadina, quella di dire basta alle barbarie venutesi a creare negli ultimi giorni sulla striscia di Gaza, per i conflitti tra Israele e Palestina.  L’iniziativa è organizzata dalla Comunità palestinese della Campania per condannare l’ennesima aggressione israeliana alla terra e alla vita dei palestinesi, nella Striscia di Gaza come a Gerusalemme e in tutta la Palestina occupata. Si terrà, nel settantatreesimo anniversario della Naqba, l’esodo palestinese. Le manifestazioni rispettando le norme anticovid, mostrano una Napoli attiva che con modi pacati e volontà d’animo, grida verso il paese e verso il mondo le sue idee, attraverso la democrazia e l’amore verso il prossimo.

Giuseppe Mugnano