Un punto dolce-amaro con la capolista

Insigne- Toronto: i dettagli del contratto del 24 azzurro

Serata di metà aprile tutt’altro che tiepida al Diego Armando Maradona, quella che vede affrontarsi due squadre dai colori inconsueti: nuova Burlon verde acqua per il Napoli, bianca con quadri dalle linee nere e azzurre per l’Inter. Ci prova subito Lukaku, ma Meret capisce in anticipo. I padroni di casa vogliono impostare, anche se i ritmi sono sicuramente lentissimi nei primi 10 minuti. I piedi si incastrano tra Insigne e Barella in area di rigore, ma in maniera visibilmente regolare. Il Var lo accerta. Il possesso palla è quasi equo al 15’, premiando di poco i partenopei. Ne è la prova  lo spavento di Handanovic per un attacco di Osimhen, rinviato prima del suo arrivo in porta. La prima vera azione importante del Napoli è opera di Fabian Ruiz, ma il mancino è troppo prevedibilmente centrale per non essere parato.                                                      Cresce una lieve aggressività interista: Darmian cerca Hakimi a pochi passi da Meret, Insigne salva in modo provvidenziale. Gli ospiti saltano bene come i canguri, e Lukaku non demorde, ma colpisce la traversa (29’). Lo stesso accade a Zielinki, subito dopo. Un pasticciaccio tra i pali che vede protagonisti Handanovic  e De Vrij, si risolve in una clamorosa autorete su cross di Insigne (36’). Pur “peccando” Koulibaly,  in diverse occasioni, di leggerezza su Lukaku, la ruota della fortuna gira dalla parte del Napoli , così l’attaccante belga colpisce il palo al 38’. Il primo tempo si conclude con un miracolo di Meret su Barella. Nella ripresa, Politano si dimostra abile a sventare il pareggio, fin quando non arriva la botta precisa di Eriksen, raso terra imparabile (55’). Prova a rimontare Ruiz al 63’, ma la deviazione che poteva essere vincente, sbaglia di poco. Urgono cambi: Mertens per Osimhen, Perisic per Damian, Sanchez per Lautaro. Le traverse non erano certo mancate a entrambi le squadre, non vi si sottrae neanche lo “sfortunato” Politano.  Il doppio giallo nega a Demme il match contro la Lazio. Succede l’episodio più significativo della partita (81’): una scivolata in area di De Vrij su Zielinski non si tramuta in rigore per il Napoli. O meglio, prima sì, poi vene cancellato dal Var. Ciliegina sulla torta l’ammonizione di Mertens per proteste. Nel finale, Manolas evita il peggio con ottima chiusura su un’incursione in area di Hamiki. Un punto che sta sicuramente meglio agli uomini di Conte, in cima alla classifica con 75 punti. Gli azzurri salgono a 60. Il pari merito con la Juve è impresa non riuscita.

 

Nina Panariello