Campania, ordinanza regionale riapre parzialmente i mercati

Dopo le proteste delle scorse settimane la Regione Campania ha modificato le misure restrittive per il settore dei mercati. Questi infatti sono riaperti parzialmente, con alimentari e vendite florovivaistiche uniche concessioni dell’ordinanza. Tutti gli altri mercatali dovranno attendere le nuove disposizioni per poter ripartire con le proprie attività. Si tratta dunque di un provvedimento che lascia con l’amaro in bocca molti commercianti, da tempo flagellati per le misure stringenti imposte dalla regione. Soltanto dopo le feste pasquali si potrà sperare in un barlume di ripartenza per molti settori che al momento stanno facendo i conti con le numero problematiche causate dal periodo di inattività.

Dalla nota si legge:

“Fermo il divieto di svolgimento di fiere e mercati per la vendita al dettaglio, ivi compresi quelli rionali e settimanali, disposto dall’art.45 del DPCM 2 marzo 2021, sul territorio regionale le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici in prossimità o all’interno di aree mercatali sono consentite subordinatamente all’adozione da parte dei Comuni di piani di sicurezza finalizzati a regolare e controllare gli accessi e il deflusso alle aree mercatali attraverso percorsi separati, ad evitare assembramenti e ad assicurare il rispetto dei protocolli di sicurezza.

L’ordinanza n.10 del 21 marzo 2021 resta confermata per quanto non previsto nel presente provvedimento. Le violazioni delle disposizioni della presente ordinanza sono punite con il pagamento, a titolo di sanzione amministrativa, in conformità a quanto previsto dall’articolo 4, comma 1, del decreto legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito con modificazioni dalla legge n.35 del 2020 e ss.mm.ii. Nei casi in cui la violazione sia commessa nell’esercizio di un’attività di impresa, si applica altresì la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni”.

Previste dure sanzioni per trasgressori.

Giovanni Gravoso