Il Maschio Angioino riapre al pubblico con una mostra gratuita

Il Maschio Angioino riapre finalmente al pubblico con Luce 1, una bellissima mostra fotografica gratuita di Assunta Saulle visibile dal 19 gennaio 2021 al 1 marzo 2021. E’ un grande passo avanti in tempi di covid se si considera la lunga chiusura dei luoghi d’arte avvenuta fino ad ora.

La mostra sarà davvero incredibile per i suoi soggetti e concetti, ogni foto rivela infatti, a detta della fotografa, un senso di movimento e fugacità del tempo, personaggi dinamici e quasi impercettibili. Ogni figura si muove senza farsi vedere davvero, bisogna guardare ogni fotografia con attenzione per coglierne le sfumature e i significati latenti.

 

Tutti gli appassionati di arte potranno così recarsi nella Cappella Palatina che con questo grande evento riporterà la città partenopea sulla scena culturale e artistica e aumenterà il desiderio e la passione di molti visitatori che fremono da tempo ormai per poter tornare a respirare arte e sentimento nei musei e nei luoghi artistici. Da pochi giorni infatti è possibile ritornare in musei come il Madre, il MANN, il PAN e nei siti archeologici campani.

La mostra è curata da Carla Travierso e presenta ben 40 opere “fotodinamiche” di Assunta Saulle ed è di diversa dimensione, si snoda infatti tra fotografie di diversi formati, light box, stampe su plexiglass e fotoceramiche.

 

L’arte della fotografia, di solito proposta a Napoli dai musei di arte contemporanea come il Madre e il PAN, viene ora esposta con garbo ed eleganza al Maschio Angioino, in una serie di scatti che vanno dal passato al presente, per mostrare la fugacità del tempo e la dinamicità, la realtà che sfugge e riesce a creare incredibili atti quasi difficili da percepire appieno. Soggetti in continua fase di creazione e azione, fremito e incertezza. E’ un po’ il riflesso dei nostri giorni, della velocità e dell’incapacità di godere davvero di un attimo.

Un fotografia davvero bella quella della Napoli di questi giorni che pian piano riesce a rinascere partendo dalle piccole cose e dagli eventi culturali.

Teresa Beracci