Atti vandalici al Bene Confiscato “Paolo Borsellino”

Napoli 20 Gennaio 2021 – “Stamattina l’abbiamo trovato così. Sporgiamo immediatamente denuncia. Non ci siamo mai fatti intimidire da niente e nessuno. Non ritarderemo nemmeno di un giorno le nostre attività. La solidarietà che stiamo ricevendo ci riempie il cuore. Chi può ci venga a trovare, siamo in Via Petrarca 50 a Napoli, tutte le mattine” si legge sul profilo facebook dell’ Associazione di promozione sociale ARCa – Agende Rosse Campania

<<Ennesimo atto vandalico che subiamo sul bene confiscato – dichiara Nunzio Sisto, presidente dell’associazione ARCa Agende Rosse Campania – che è situato in un condiminio benestante, con case e ville di pregio. La strada non è pubblica perché è all’interno di un parco custodito da un guardiano.

L’atto vandalico che abbiamo subito stamattina non è il primo, bensì l’ultimo di una lunga serie regolarmente denunciati. Il primo dei quali circa 2 anni fa, fu oggetto di querela contro ignoti e riguardava uno sversamento di nafta all’interno del terreno. Successivamente fuorno divelti due paletti e la catena che impediva l’ingresso al terreno. Anche il cartello di divieto d’accesso fu staccato per ben 5 volte. L’ultima volta i paletti, la catena e il cartello non sono stati ritrovati. Altri atti intimidatori hanno riguardato lo sversamento di rifiuti urbani, all’interno dell’agro. Sono stati trovati anche rifiuti di plastica e umido, come se fosse avvenuto un bivacco all’interno dell’area privata, senza che noi assegnatari ne fossimo a conoscenza.  Abbiamo subito numerose intrusioni, abusive, anche con mezzi motorizzati.

Una volta accadde anche che fummo redagruiti da un ragazzo in moto per avergli detto di sgomberare l’area. Fummo verbalmente aggrediti da 4 persone che si qualificarono condomini. Queste persone affermavano, con veemenza che il ragazzo dovesse avere libero accesso al terreno confiscato alla camorra. Le due coppie interruppero una nostra riunione pronunciando tali parole: “si stava meglio con zio Michele”, riferendosi probabilmente al boss Michele Zazza al quale è stato sequestrato l’immobile e il terreno.  All’arrivo dei carabnieri e alla richiesta di ripetere la frase, non ebbero il coraggio di replicare ed evitammo di querelarli pensando che l’ammonimento bastasse.

Abbiamo sempre voluto istaurare relazioni civili con tutti gli altri condomini, ma a parte poche persone, c’è stata una chiusura totale. Ci è stato riferito che la nostra presenza deprezza il valore delle loro proprietà.

Le attività che svolgiamo sono dedicate alle persone in difficoltà e hanno una finalità sociale. Operiamo per tutti i soggetti deboli, dai ragazzi autistici agli anziani in difficoltà, grazie ad un lavoro di pet-therapy. Il nostro è il primo centro di pet-therapy in  Italia con il modello federiciano, in partnership con la facoltà di Veterinaria dell’ università Federico II di Napoli.

Inoltre, pianteremo alberi di melograno che saranno curati da ragazzi fuoriusciti da case-famiglia e anche ex-detenuti a cui si vuole dare una possibilità di riscatto sociale. Il terreno, insieme ad altri agri, sarà coltivato secondo il progetto che è stato premiato come vincitore al programma Silver Starter dell’Unione Europea il 14 dicembre 2020. Si tratta di un partenariato con tre dipartimenti della Federico II, il CNR e altre cooperaive e associazioni esperte in Economia Sociale.

Con questo voglio dire che il messagio anticamorra è presente e con le attività che svolgiamo non ci lasciamo intimidire da atti vandlaici. Crediamo, fermamente, che la mafia sia il principale meccanismo di sperequazione sociale e con le nostre attività, di sostegno a fasce sociali fragili, contribuiamo ad una modalità vincente per la lotta alla criminalità organizzata>>.