Senatore Santillo M5S:” La tutela della salute prima degli interessi del calcio”

Agostino Santillo senatore del Movimento 5 stelle è interventuto ai microfoni di Club Napoli All News in onda su Teleclub Italia canale 98 del digitale terrestre. Gennaro De Lena e Francesco Carbone hanno rivolto alcune domante di carattere politico sportivo al Senatore.

Senatore Santillo, lei si è reso protagonista riguardo la partita Juventus Napoli con un’interrogazione, ci spiega il contenuto e l’effetto?

Come tanti sportivi, attendevo la partita, se non che davanti all’evidenza di un’ordinanza emessa dall’ASL Napoli 2 nei confronti della SSC Napoli  ad annulare il trasferimento per la partita di Torino, ho sentito insieme ai miei colleghi venir meno il riferimento alla tutela della della salute, prima anche del fattore economico del mondo del calcio.

Abbiamo assistito invece ad un balletto di accuse perché c’era chi voleva che il  Napoli si spostasse andando contro l’ASL e quindi violando la quarantena imposta. Così facendo si andava a scatenare una rincorsa alla responsabilità sportiva oltre a far passare in secondo piano la cosa più importante, non che la tutela della salute. Per questo motivo io sono il primo dei quindici firmatari delle diverse regioni d’Italia da nord a sud, con cui andiamo a chiedere ai ministri dello sport e della salute, quali provvedimenti intendono adottare per garantire la salute all’interno delle società sportive e qualificare il valore delle ASL, oltre alle iniziative da intraprendere per non far accadere più fatti come Juventus Napoli compromettendo così il campionato. Noi veniamo da oltre 36000 morti, la Campania è la prima regione italiana per infetti in questo momento , ci avviamo verso i 4000 infetti totali da COVID e quindi quei protocolli che erano stati studiati verso Maggio per far completare il campionato ora sembrano superati ed hanno bisogno sicuramente di un aggiornamento.

Senatore Santillo cosa pensa in caso di sconfitta 3-0 a tavolino per il Napoli?

Ritengo che al di la del colore della maglie e del tifo, attuare una procedura che preveda un danno a sfavore di una società che non si e mossa per evitare contagi, sia vergognoso. Noi abbiamo assistito più ad un’accusa verso il Napoli che non è partito, invece che tutelare la salute non facendolo trasferire la squadra e quindi ottemperando all’ordinanza dell’ASL. E’ chiaro se mi si obbliga la società a spostarsi si mette la salute in secondo piano. Non sappiamo se c’erano altri infetti o chi si poteva infettarsi durante il trasferimento. Immaginiamo la partita, rischiavamo di creare un secondo Napoli Genoa. Dobbiamo adottare misure atte a garantire la salute all’interno delle società sportive  e a superare quello che è uscito fuori adesso. Dopo Juventus Napoli, c’è un vuoto da colmare perché la procedura del protocollo è ormai passata e non sembra essere al passo con i tempi. Ricordiamo che ci troviamo dinanzi ad una crisi pandemica senza precedenti. Non è una questione che il calcio si ferma o no, bolla o non bolla, il gesto non spetta alla politica, ma la politica deve tutelare la salute pubblica e per noi questo che sta succedendo è gravissimo,ripeto, si è palesemente cercato di additare la società calcio Napoli invece di tutelare la salute. La squadra da li non si muove, la scelta migliore è stata questa.

Lei ritiene che per quello che sta avvenendo in Italia, il protocollo ha qualche falla quindi e se la situazione dovesse peggiorare sempre più, sarebbe seriamente a rischio il campionato?

Ad oggi non abbiamo elementi che proiettano il paese verso un nuovo lock down, quindi non penso che il campionato si possa fermare. Ma se il protocollo venisse rivisto allora le Asl non avrebbero più la possibilità di intervenire in alcune decisioni. Gli addetti ai lavori lo devono sapere. Il mio appello è quello di non additare la squadra che non scende in campo, ma trovare una soluzione, non puoi chiedere ad una società di violare una norma altrimenti ogni cittadino si sente autorizzato a non rispettare la legge. E’un concetto che non può esistere.

Agnelli domenica sera ha detto che a parti invertite sarebbe partito lo stesso, cosa ne pensa?

E’ un’idea che mi fa sorridere, mi dispiace per il Presidente della Juventus che credo sia una bella persona e un imprenditore, ma guardi, io sono un parlamentare e devo ottemperare alla normativa nazionale e alle ordinanze delle ASL e qualsiasi cittadino è in dovere di farlo. Agnelli se non dovesse rispettare un’ordinanza potrebbe commettere un illecito normativo e avrebbe clamorosamente sbagliato. Ovviamente cosa potremmo farcene di un campionato dove si gioca il 50% delle partite? Tuteliamo la salute di tutti prima degli interessi economici.

Diego Marino