Vittoria di misura su un campo ostico: il Napoli vince per 0-2

Contro il Verona non è mai una partita semplice. Quest’anno i gialloblù hanno dimostrato grande qualità e con una vittoria avrebbero scavalcato in classifica sia Napoli che Milan. Gli uomini di Gattuso, invece, riescono ad imporsi allo stadio Bentegodi e vincere per 0-2.

In attacco c’è Milik, con Politano ed Insigne. A centrocampo si rivede Allan, mentre il ruolo di terzino sinistro è ricoperto da Hysaj. In porta confermato Ospina.

Solita partenza “alla Gattuso”: gli azzurri studiano l’avversario, si mostrano compatti e stretti tra le linee. Poi il primo guizzo: Zielinski al 17’ tira dalla distanza ma non centra la porta.

Quello del mister è un 4-3-3 in continua trasformazione. In fase difensiva si assiste ad un 5 di centrocampo, con Politano e Insigne a coprire le ali. In attacco, invece, un centrocampista aiuta la manovra, quasi a coprire la zona della trequarti: nei primi minuti è Zielinski, poi anche Demme ed Allan. Discorso simile per il ruolo da vertice basso. A ricevere, smistarsi e far partire l’azione si alternano il brasiliano ed il tedesco.

Una strategia adottata anche contro l’Inter, che vedeva Fabian Ruiz cambiare posizione e coprire il ruolo di regista: vi era marcatura a uomo su Demme, infatti, da parte di Brozovic.

Bene i soliti Koulibaly, Maksimovic e Di Lorenzo. Un po’ meno Hysaj, che ricopre la fascia solitamente difesa da Mario Rui. Insigne migliore in campo, Allan appesantito.

Al 37’ minuto, un calcio d’angolo di Politano trova la testa di Milik che insacca e porta gli azzurri in vantaggio. Al 60esimo, invece, è annullato un gol al Verona per fallo di mano di Faraoni.

Grande gioia al 66’: si rivede Ghoulam dopo 8 mesi di stop. Da recuperare la forma fisica, certo, ma il suo assist a Lozano, che trova la rete (ed il campo), fa ben sperare. Nei minuti di recupero lo stesso Lozano si divora un gol, tirando a lato.

Una vittoria di misura, dunque, che vede il Napoli ancora in corsa per il quarto posto. Divertente, per lo spettatore quanto per l’allenatore, avere 5 cambi a disposizione: una rosa ampia permette di cambiare le carte in tavola e mutare tattica nel corso della partita.

Salvatore Esposito