Senza fissa dimora: l’amicizia non va in quarantena

I senza fissa dimora, gli invisibili, in questo periodo sono ancora più dimenticati, trascurati, già evitati da quasi tutta la popolazione distratta e assente. Oggi lo sono ancora di più.

Soltanto grazie alla disponibilità di Giovani e di organizzazioni umanitarie, sopravvivono alla fame, al freddo e alle pessime condizioni di vita che affrontano di giorno e di notte.

Giovani volontari, organizzati o a titolo personale, si dedicano a portare loro cibo, vestiario, acqua e a dare conforto umano, per farli sentire il calore dell’amicizia.

 

Ieri, come tutti i mercoledì sera, uno dei gruppi di Giovani per la Pace della Comunità di Santo Egidio hanno distribuito pasti e gel disinfettante ai senzatetto della nostra città. Il tutto è avvenuto rispettando le disposizioni di legge. Al ringraziamento verbale, spesso segue un sorriso, da parte di chi è riconoscente a questi giovani volontari.

La distribuzione dei pasti avviene dopo un momento di organizzazione propedeutica al “giro”. In questo modo, i ragazzi, definiscono l’operazione di elargizione. La preparazione avviene nel centro di Napoli in una delle sedi della Comunità, dove si trovano le cucine. Il giro inizia intorno alle 20.30 e il primo luogo è il Molosiglio, a seguire il Porto di Napoli e poi la Marinella.

L’emergenza del Covid-19 ha reso quest’attività di volontariato ancora più difficile a causa della mancanza di mascherine e altri elementi protettivi. La speranza arriva da alcune aziende come la Alviero Rodriguez, che hanno deciso di convertire i loro macchinari, in questo periodo di pandemia, per fabbricare i prodotti di cui la comunità ha bisogno e donare il tutto a titolo totalmente gratuito.