Lazio-Napoli: un sabato Santo alla ricerca della Champions.

Dopo i due pareggi, con Udinese e Catania, e l’amara sconfitta di Torino, sarà il posticipo di stasera l’occasione perfetta per gli uomini di Mazzarri. Lazio-Napoli, quale sabato migliore per agguantare quel terzo posto e riprendersi la Champions, se non quello Santo?! A Napoli è tradizione: divano, partita e una buona fetta di casatiello, anche se stavolta lo stomaco farà fatica ad “aprirsi”. L’ansia ha già contagiato gran parte dei napoletani, che aspettano la sfida di stasera per poter addormetarsi nuovamente con quella muscihetta nelle orecchie, che tanto piace a tutti. Il campionato è ancora aperto e con Lazio e Napoli, per quella corsa al terzo posto, ci sono anche Udinese e Roma, pronte per il rush finale. Mentre gli uomini di Guidolin aspettano in casa il Parma, quelli di Luis Enrique scenderanno al Via del Mare per provare a strappare tre punti al Lecce di Serse Cosmi. Due partite chiave, che accenderanno ancor di più gli animi della squadra romana e di quella partenopea, che dovranno aspettare le 21:00 per poter lottare a denti stretti. All’appello mancheranno diversi titolarissimi, sia da una parte che dall’altra. Le due infermerie, in questi ultimi giorni, sono apparse affollate. Fuori Dias e Klose, due degli uomini fondamentali di Reja; Maggio, Zuniga e Gargano, tre quarti del centrocampo titolare di Mazzarri. Quest’ultimo dovrà scegliere se fare affidamento o meno sul solito modulo. Secondo le ultime indiscrezioni la formazione vedrà cambiamenti importanti: una nuova difesa a 4, composta dai soliti titolari, Campagnaro, Cannavaro e Aronica, con l’aggiunta di Britos; a centrocampo un trio quasi tutto svizzero, con la coppia Inler-Dzemaili e Hamsik, leggermente arretrato, a fargli compagnia, mentre in attacco un insolito tridente con Lavezzi, Cavani e Pandev. Difficile, finora, aver visto i quattro tenori insieme in campo, ma stavolta, un po’ per scelta obbligata, un po’ per le straordinarie prestazioni del macedone, non si potrà lasciarlo in panchina, come non si potrà “sfasciare” il trio delle meraviglie. Quel pareggio dell’andata lasciò l’amaro in bocca all’intero pubblico del San Paolo, che tornò a casa incredulo e poco contento. Ora è il momento della rivincita, è il momento della verità. Due grandi squadre, due ex di spessore (Pandev e Reja) e una manciata di punti che servirebbero ad entrambe le squadre. In casa Napoli arrivano campanelli stridenti che vedrebbero Lavezzi super richiesto dai russi dell’Anzhi, ma si fa presto a smentire le voci, per il momento meglio non farsi distrarre. Nel frattempo, il patron De Laurentiis pensa a dire la sua su una panchina affollata ma poco utilizzata. La sua richiesta, quella di vedere spesso i giovani in campo, è stata subito “smontata” da mister Mazzarri, che preferisce affidarsi a chi ha un po’ più d’esperienza e conosce bene ogni movimento del suo gioco. Ora si uscirà allo scoperto, ci sarà solo da tirar fuori le grinfie, perchè quegli undici leoni conosciuti ad inizio campionato pare, ogni tanto, si trasformino in pecore smarrite. Stavolta non basterà solo crederci, ci sarà da lottare, da dimostrare il valore e la crescita di un gruppo finora compatto e grintoso, di un gruppo che di strada ne ha tanta da fare, ma pur sempre facendo battere all’unisono migliaia di cuori azzurri.