La Provincia vara i nuovi aumenti per assicurazioni e iscrizione Ipt.

«Provvedimenti dolorosi e impopolari ma assolutamente necessari per evitare il definitivo collasso dell’Ente». Queste le parole del presedente della provincia di Napoli Luigi Cesaro che sembra mettere le mani avanti in vista di proteste dei contribuenti portati ormai all’esasperazione.

Nuovi aumenti in arrivo per la gioia dei contribuenti che vedranno lievitare ancora i costi legati al traffico su due e soprattutto quattro ruote. Infatti sono proprio di oggi le ultime decisioni della giunta della provincia di Napoli, su proposta dell’assessore al bilancio e delle risorse strategiche Francesco Serao, ha presentato oggi alcune decisioni di natura strettamente economica che comporteranno l’aumento dell’imposta sulla Rc auto e la contestuale maggiorazione della tariffa di iscrizione al registro automobilistico.

Con una nota diramata in mattinata gli inquilini di Palazzo Matteotti hanno spiegato le impopolari decisioni intraprse dall’ente con lo scopo di sanare un bilancio perennemente in rosso e che, anche in questa circostanza, dovrà essere sanato dai contribuenti. Nello specifico la giunta ha preso posizione sulle due tasse con la volontà di: 1) incrementare dal prossimo giugno l’aliquota dell’imposta sulle assicurazioni con la responsabilità civile di 3,5 punti (portandola dal 12,5% al 16%) e 2) di stabilire per l’anno 2012 la maggiorazione del 30% la tariffa di iscrizione al pubblico registro automobilistico (I.P.T.). Gli introiti stimati da questi due consistenti aumenti (che di sicuro non saranno affatto presi bene dai cittadini già alle prese con un eccessivo aumento generale dei prezzi e del costo della vita) comporterebbero un’entrata maggiore per oltre 22 milioni di euro per quanto riguarda l’RC Auto e di 5 milioni circa per quanto riguarda l’I.P.T.

Dalla provincia già sembrano mettere le mani avanti e si giustificano con la scusante che a partire dal 2011 sono stati soppressi la quasi totalità dei trasferimenti erariali alla Provincia di Napoli per un cifra che si aggira intorno ai 61 milioni di euro (per effetto delle disposizioni contenute nel decreto legislativo del 6 maggio 2011) e, considerato che da quest’anno è anche venuto meno il gettito dell’addizionale Enel (pari a circa 38 milioni di euro),  si sono rese necessarie delle manovre correttive per far fronte, almeno in parte, ad una situazione che non metteva più in condizione l’ente provincia di poter garantire i servizi da erogare.

Per il padrone di casa di Palazzo Matteotti Luigi Cesaro: «Queste misure seppur dolorose e impopolari sono assolutamente necessarie e inevitabili. Diversamente da quasi la totalità delle altre province ero riuscito lo scorso anno a non intervenire sull’Rc Auto e sull’Ipt, ma i recenti provvedimenti del Governo, che ha stabilito corposi tagli nei confronti delle amministrazioni provinciali, mi vedono costretto ad assumere queste decisioni per poter garantire i servizi indispensabili che spettano al nostro ente». Conclude il Presidente: «Non so se queste misure da sole basteranno a far quadrare il bilancio, può darsi che sarà necessario anche qualche altro correttivo di diversa portata. Lo diciamo ormai da tempo che il momento è difficile e complesso, specie per gli enti locali che si vedono purtroppo costretti  a fare la parte dei cattivi per far fronte alle esigenze nazionali di rigore finanziario».