Camorra, tre giorni infuocati a Napoli e provincia

Giorni di fuoco a Napoli. Città e provincia assediate da agguati di camorra. Due agguati e due i morti.

Il primo episodio risale a sabato sera. Intorno alle 20, in via Machiavelli a Mugnano di Napoli, Giovanni Pianese, è stato raggiunto da diversi colpi di pistola. L’uomo, che lavorava al mercato ittico, pare fosse a piedi quando è avvenuto l’agguato.

Il secondo episodio è avvenuto in pieno giorno ad Acerra. Il quatantaseienne Vincenzo Mariniello, con vari precedenti penali, tra cui anche 416bis, è stato raggiunto da diversi colpi di pistola in via Pietro Nenni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. L’uomo è ritenuto dagli inquirenti a capo dell’omonima cosca che opera sul territorio.

È di stamattina invece il blitz dei carabinieri, che all’alba hanno arrestato 30 persone ritenute affiliate al clan dei Sequino, che con i Mazzarella si contendono il dominio degli affari illeciti del quartiere Sanità. Gli indagati dovranno rispondere a vario titolo di associazione di tipo mafioso, porto abusivo d’armi, spaccio di stupefacenti ed estorsione. L’arma dei carabinieri ha ricevuto il plauso del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini e del Sindaco Luigi De Magistris, che ha così commentato:“Voglio congratularmi con i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli e con la magistratura napoletana per l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare per fatti gravi di camorra eseguite questa mattina nel quartiere Sanità. Anche grazie a queste attività d’indagine la Sanità sarà progressivamente liberata dai tentativi del crimine di rallentare la rinascita di un quartiere dove la sua gente ha già scelto per la bellezza, lo sviluppo, la cultura e l’umanità.“