Massimo Andrei racconta le sue “Favole Sottoterra” al Museo del Sottosuolo

Da sabato 15 ottobre al Museo del Sottosuolo di Napoli, l’istrionico Massimo Andrei torna a trasformare in teatro luoghi non convenzionali con spettacoli unici, racconti di terra e di mare. Dopo essere stato protagonista del successo delle serate di Positano e di Napoli, nel Chiostro di San Lorenzo Maggiore, con le Favole del Mare, il vincitore del Premio Pistrice 2016 veste ancora una volta i panni di narratore per entrare nel sottosuolo della bella Partenope, a 25 metri sotto terra.
Nella struttura di Piazza Cavour, 140, il nuovo spettacolo di Massimo Andrei, prodotto dalla Tappeto Volante, affronta storie viscerali, parlando e recitando nelle viscere della terra, con personaggi e una lingua che appartengono alle viscere di ognuno di noi… un percorso di racconti, storie comiche e fantastiche, cunti antichi e leggende metropolitane nate o ambientate nel sottosuolo. Un lavoro a più voci (attori e cantanti) per evocare e suggestionare in modo buffo, dalle viscere della terra, dalle cavità sotterranee. In questo nostro mondo fatto di cruenta realtà e dolorose vicende realistiche… ecco ritornare il fatato mondo dei cunti con i suoi magici e bizzarri personaggi. La fiaba altro non è che un uomo che racconta una storia ad altri uomini… e questo non è altro che l’origine del teatro. Con le “Favole Sotterra” il mondo fiabesco torna dolcemente, e forse necessariamente, per farci evadere per qualche attimo dalla dura realtà e farci sognare, ma sempre restando con i piedi per terra… anzi, sotto terra.
La fiaba altro non è che un uomo che racconta una storia ad altri uomini…
e questo altro non è che l’origine del teatro“.
Massimo Andrei

Lo spettacolo sarà in scena al Museo del Sottosuolo di Napoli dal 15 ottobre fino a gennaio 2017, le date sono consultabili sul sito internet della Tappeto Volante.
La prenotazione è obbligatoria.

Visita guidata da ‘o Munaciello al Museo del Sottosuolo di Napoli
Tra le leggende più radicate a Napoli, si racconta che uno spiritello piccolo e deforme si aggirasse tra gli antichi palazzi. Il munaciello, questo il suo nome, ha una natura duplice: gentile con qualcuno, dispettoso con altri, le origini della sua leggenda sono raccontate dalla penna della grande scrittrice napoletana Matilde Serao. In “Leggende napoletane” la scrittrice lo disegna come il figlio deforme di un amore infelice tra persone di ceti troppo lontani per stare insieme, dalla triste storia di questa relazione nacque una creatura deforme che il popolo allontanava, convinto che portasse ‘mala sorte’. Da qui la sua sete di vendetta. Un’altra ipotesi rivede il munaciello nel pozzaro, dal nome, appunto, colui che gestiva i pozzi, un mestiere spesso non ben ripagato e, per tale ragione, accostato ad una figura vendicativa. Terza e ultima idea è rappresentata da un immaginario molto negativo che accosta il munaciello ad un demone. A quale delle leggente vogliate credere, ne converrete con noi che nessuna figura più di quella del munaciello potrebbe meglio condurre i visitatori attraverso gli stretti antri del Museo del Sottosuolo. Non temete, il nostro munaciello è buono e molto amato e conosce i segreti di questo luogo meglio di chiunque altro. Lasciatevi guidare dalla sua esperienza e, vedrete, vi porterà fortuna!
Ogni venerdì, sabato e domenica il Munaciello accompagnerà i visitatori alla scoperta delle meraviglie del Museo del Sottosuolo.
Per conoscere gli orari, si consiglia di consultare il sito Tappeto Volante.

Museo del Sottosuolo di Napoli (diretto da Luca Cuttitta)
Piazza Cavour, 140 (vicinissimo alla fermata della Metropolitana linea 1 e 2 del Museo)

Per informazioni: www.tappetovolante.org –  081.8631581 – 3391888611 – info@tappetovolante.org.

Ester Veneruso