“Semiramide”: l’opera di Rossini inaugura la nuova stagione del Teatro San Carlo

Felice inizio ma non col botto, come ci aspettava, quello della stagione lirica 2011-2012 del Teatro San Carlo di Napoli, che si è aperta ieri sera con “Semiramide”, il melodramma tragico in due atti di Gioacchino Rossini, ispirato alla celebre leggenda della regina babilonese Semiramide e alla “Tragédie de Sémiramis”, rappresentazione di Voltaire del 1748. Per il pubblico amante dell’opera, la pièce sarà in scena al teatro napoletano fino al 27 novembre.

Dopo ben venticinque anni, uno dei registi italiani più bravi, Luca Ronconi ripropone sulla scena napoletana la tragedia lirica più rappresentata negli ultimi anni sia in Italia che all’estero, con costumi di Emanuel Ungaro e scene di Tiziano Santi. Nel ruolo della regina Semiramide Laura Aikin , a dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro San Carlo (preparato da Salvatore Caputo), Gabriele Ferro.

“Semiramide” composta su misura per la sua interprete preferita e amante Isabaella Colbran, diventata successivamente sua moglie, rappresenta l’ultimo vero lavoro del compositore pescarese prima del congedo dai teatri italiani e viene considerata una delle poche opere “serie” del teatro lirico rossiniano.

La prima esecuzione del melodramma risale al 13 febbraio 1823, al Teatro La Fenice di Venezia. Una trama complicata quella del dramma rossiniano, ricca di tensione, odio, rimorso, incesto, uxoricidio, nella quale il compositore affida alle arie i momenti di riflessione dei vari protagonisti, rendendola sempre affascinante.

Al centro degli intrighi la guerriera e regina Semiramide, una donna di immenso valore e coraggio, abile nell’esercizio delle armi e sposa del re Nino, contro il quale cospirerà insieme al principe Assur per impossessarsi del trono. Dopo il regicidio, Ninia, figlio di Nino, scompare; protetto da Oroe e portato dal fratello Fradateb per sfuggire alle grinfie del crudele principe Assur.

La vicenda sul palcoscenico comincia quindici anni dopo quando il sipario cala sul tempio di Belo, in Babilonia, con la cerimonia che precede la designazione del re.

Nonostante l’importanza dell’opera e il cast di professionisti, le figure istituzionali tra cui l Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, il Presidente della Regione, Stefano Caldoro e quello della Provincia, Luigi Cesaro, hanno disertato la prima.

 

Info e Biglietteria: www.teatrosancarlo.it