A Orta di Atella, da oggi, al Castello di Casapozzano, partirà la grande rassegna d’arte visiva “Quo vadis Europa” già presentata a “La Rocca” di Umbertide (PG) e al Maschio Angioino di Napoli. L’evento,grazie alla direzione artistica di Giorgio Andrea Trovatello, spinge il Castello di Casapozzano ad affermarsi nel circuito delle grandi mostre. In questo caso, infatti, la mostra si conferma d’alto livello grazie a ben 42 presenze artistiche, stimolate ad interpretare il tema delle prospettive future del nostro continente.
Attraverso la pittura, la scultura e la fotografia, ogni artista ha seguito il proprio stile e la propria sensibilità per rispondere allo stesso quesito: dove sta andando l’Unione Europea che, nata con la speranza di creare un vasto mercato economicamente forte, si trova ora a combattere contro una crisi che sembra minarne le basi? Non è certo compito dell’arte individuare vie d’uscita, ma è impegno degli artisti esprimere i sentimenti più contrastanti non rimanendo semplici osservatori ma partecipando come soggetti direttamente coinvolti. Gli artisti possono essere innovatori del tempo, oppure semplici spettatori delle loro età.
Nelle opere esposte, la cui scelta è stata curata da Angelo Calabrese e Felice Cervino, troviamo la ricerca di un’origine comune, nonché la proposta di rivolgerci alle radici per trovare forza e coesione. Rintracciamo il discorso sull’identità, che può anche risiedere nel mito; l’affermazione che, come i colori delle bandiere riescono ad intrecciarsi, così le genti sono capaci di amalgamarsi.