New York, dicembre 2025 – L’Ammaccata e la cultura gastronomica mediterranea conquistano uno dei palcoscenici più prestigiosi del mondo: il Culinary Institute of America (CIA). Cristian Santomauro, chef-imprenditore cilentano e ambasciatore della Dieta Mediterranea, è stato invitato nella sede di Hyde Park per presentare la sua visione davanti a studenti, docenti e professionisti provenienti da oltre trenta Paesi. Inoltre, ha partecipato alla delegazione italiana degli ambasciatori della dieta mediterranea nel mondo, intervenuta alle Nazioni Unite in occasione della presentazione della proposta ufficiale per l’istituzione della Giornata Mondiale della Dieta Mediterranea.
«Due appuntamenti incredibili per me: entrare nelle cucine del CIA significa portare il Cilento e la cultura mediterranea nel cuore della formazione gastronomica mondiale», ha commentato Santomauro. «Ho raccontato l’Ammaccata non come una ricetta, ma come una storia di territorio, biodiversità e cultura. È un esempio di come la Dieta Mediterranea possa essere un modello contemporaneo, capace di parlare ai giovani chef di tutto il pianeta.»
Durante l’intervento, Santomauro ha illustrato l’evoluzione delle pratiche alimentari cilentane e il suo lavoro di recupero del “cibo antico per un pubblico moderno”, evidenziando come tradizione, ricerca e impresa possano convivere e generare innovazione. Il CIA, considerato la massima istituzione mondiale per la formazione culinaria, ha accolto con grande interesse la presentazione, riconoscendo nell’esperienza cilentana un caso studio significativo per comprendere il rapporto tra identità territoriale e sostenibilità. Cristian ha raccontato l’esperienza del Cilento come territorio simbolo della Dieta Mediterranea, la stessa area in cui Ancel Keys condusse le ricerche che ne sancirono la fama scientifica mondiale. Ha presentato la sua ammaccata come esempio di prodotto che unisce storia, tecnica, diversità di grani e narrazione culturale, mostrando come un alimento tradizionale possa diventare ambasciatore del territorio e generare valore economico.
L’invito al Culinary Institute of America è arrivato a pochi giorni dalla partecipazione di Cristian Santomauro alle Nazioni Unite, dove ha preso parte – insieme ad altri rappresentanti – alla delegazione italiana degli ambasciatori della Dieta Mediterranea. In questa veste, ha presenziato all’evento “Dieta Mediterranea: scienza, sostenibilità ed eredità culturale”, durante il quale è stata annunciata la proposta ufficiale di istituire la Giornata Mondiale della Dieta Mediterranea. Accanto a lui, il Prof. Roberto Vicinanza, geriatra e Associate Professor di Gerontologia alla University of Southern California.
L’annuncio alle Nazioni Unite e il ruolo della delegazione italiana
L’annuncio è stato dato dall’Ambasciatore Maurizio Massari, Rappresentante Permanente d’Italia presso l’ONU, che ha sottolineato come la Dieta Mediterranea sia riconosciuta dalla ricerca scientifica come stile di vita capace di promuovere salute, benessere e resilienza, riflettendo valori culturali profondi. Massari ha inoltre ricordato che il messaggio della futura Giornata Internazionale non riguarda soltanto i Paesi mediterranei, ma tutte le culture alimentari tradizionali del mondo, fondamentali per la costruzione di sistemi alimentari sostenibili.
La data proposta, 16 novembre, è altamente significativa: coincide con la fondazione dell’UNESCO (16 novembre 1945) e con l’iscrizione della Dieta Mediterranea nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità (16 novembre 2010). Oggi quella stessa data diventa Giornata Internazionale, chiudendo un cerchio: dalla tutela di un patrimonio culturale alla sua piena integrazione nelle politiche globali per la salute dell’uomo e del pianeta. L’adozione come Giornata ONU sancirebbe il passaggio definitivo dalla tutela del patrimonio alla sua integrazione nelle politiche globali per la salute del pianeta. È il primo patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO pienamente “accolto” da un’altra agenzia delle Nazioni Unite: la FAO ne fa una leva operativa per attuare l’Agenda 2030 e la FAO 1.5° Global Roadmap, a partire dall’obiettivo “Zero Hunger”.
L’evento ONU è stato moderato da Sara Roversi, Presidente del Future Food Institute. Sono intervenuti i rappresentanti permanenti di FAO e UNESCO, studiosi di rilevanza internazionale e i delegati delle sette Comunità Emblematiche della Dieta Mediterranea: Cipro, Croazia, Grecia, Marocco, Portogallo, Spagna e Italia. Presente anche la Prof.ssa Antonia Trichopoulou, “madre scientifica” della Dieta Mediterranea e oggi Ambasciatrice nel Mondo. Il Sindaco di Pollica, Stefano Pisani, portavoce della comunità cilentana e Coordinatore del Segretariato Permanente, ha evidenziato come la Dieta Mediterranea sia una cultura viva fatta di gesti quotidiani, biodiversità agricola e ritualità profondamente radicate.
