Trovate le differenze… Difendiamo Napoli

Trovate le differenze, provateci, dai è facile, vero oggi (20 marzo, ndr.) c’è l’eclisse qualcuno si sarà accecato… ma ieri il sole non c’era all’Olimpico e nella serata romana della disfatta europea neanche la luna si vedeva. Si sono visti 5 e più ultrà sopra la balaustra però, uno di questi scende in campo mentre Totti e de Rossi fanno i vaghi. Quello che scende mica chiede il permesso, e gli altri sopra alla balaustra mica aspettano con calma… eh no. Ma il 3 maggio era diverso c’era la carogna, c’erano i napoletani… i colerosi, quelli che possono essere insultati in tutta Italia anche quando sono assenti. C’era il Napoli in campo mica la Roma quella sera del 3 maggio e c’era un napoletano in ospedale colpito a morte da un proiettile e mica si possono indignare per una sconfitta. Ma tutto è lecito, tutto è possibile ma umilmente ci chiediamo però se Giletti si è organizzato per Domenica? Apre l’Arena per i fatti di Roma? La7 ha pronto lo speciale sociologico su Rona e sui quartieri difficili? Quarto Grado ha preparato la gogna invitando Salvini? Vespa almeno tu sei pronto con il plastico dell’Olimpico? La Rai ha chiamato Cerqueti per fare il punto sulla situazione? E Saviano non ha twittato dopo un nano secondo che quei signori hanno legami con la camorra? Dove siete tutti? Questa la domanda. Lo ‘SputtaNapoli’ inizio subito, e non fini prima di qualche settimana, dopo dibattiti, tavole rotonde, daspo, arresti, speciali in tv, perquisizioni nelle case, insomma totale. La caccia alle streghe era d’obbligo e invece a Roma succede il finimondo e noi dobbiamo pure stare zitti perché qualche collega napoletano si stizza, si indigna e dice che siamo in soliti: facciamo vittimismo. Eh no non ci sto. Ora vogliamo lo stesso trattamento e il Casms ora non chiude le Curve dell’Olimpico imponendo al Prefetto ciò che deve fare pur parlandosi di partita europea? Eh no quello succede solo per il Napoli. E allora ricordando un vero amico, un vero tifoso del napoli che ci ha lasciato troppo presto, seguendo il suo amore, seguendo la sua squadra in capo al mondo o fuori ad un aula di un tribunale aspettando una sentenza che a Parma ha un valore e da noi un’altra ci viene da cantare insieme a Pino Daniele e a Pasquale D’Angelo da lassù… ‘Che parlamm’ affa’ semp’ re stess’i ccos’… pe’ce’ ntusscà’