Tutti ci vorrebbero sotto il tricolore per i mondiali… ma poi è facile discriminarci…

Oggi 12 giugno iniziano i mondiali di calcio e come ogni 4 anni tutti uniti sotto un tricolore che proprio non ci vuole. In un mondo dove i valori sono pochi, purtroppo aggiungo, ognuno è libero di fare ciò che vuole. Personalmente io mi sento Napoletano e basta. Vivo in una nazione che non ci vuole, ci odia, ci discrimina, ci augura morte e catastrofi. In un paese unito con la “sputazzella” e con molto sangue io mi sento libero di decidere di non sentirmi per forza in dovere di tifare italia. Non tiferò contro assolutamente, ma guarderò le gare di tutte le squadre per l’amore del calcio e perché quando tornano i mondiali diventiamo tutti un po’ bambini, con la voglia di vedere tutte le partite. Spero in un buon mondiale di Insigne, del napoletano Immobile e guarderò con benevolenza le formazioni che annoverano in squadra calciatori del nostro amato Napoli. Se il cuore mi dovrà battere lo farò solo per l’albiceleste perché l’Argentina incarna un po’ quello che ha vissuto la nostra amata Napoli, e perché forse ci difende di più quel signore con la maglia numero 10 che tanti altri personaggi italioti. Ebbene ci sarà chi non è d’accordo, chi mi criticherà, chi invece la penserà come me. Un amico, Sasy, mi dice: “cosa hai scritto sulla tua carta d’identità?” “Italia” rispondo, “ma non per colpa mia”. “Posala” dice lui. “Con piacere potendo” gli rispondo ancora una volta. Io sono nato a Napoli, perciò mi piace il mare cantava Pino Daniele, e per me esiste solo questa appartenenza. Io sono una persona seria e perbene e non discriminerò mai nessuno… però non voglio essere discriminato e questa nazione, ripeto unita con la “sputazzella”, lo fa… e qualcuno permette anche che noi napoletani veniamo regolarmente discriminati… e allora Vamos Vamos….