“MA BUCHIAMOLO QUESTO PALLONE…” (di Gianni Puca

“La legge è uguale per tutti, ma qualcuno è più uguale degli altri”, scriveva George Orwell nella fattoria degli animali, riferendosi ai prepotenti “pigs”. Il periodo sembra lontano dal nostro, la nazione è diversa, e all’epoca non ci si riferiva alle zebre, bensì ai maiali, ma la situazione sembra non molto diversa. Per carità, l’iniziativa di riempire le curve squalificate con i bambini potrebbe essere considerata lodevole. Soprattutto perché la giustificazione del presidente del C.O.N.I. ha inconsciamente rivelato una verità incontestabile: “Questa iniziativa ricorda quella dei beni confiscati alla mafia…” Ecco, appunto. Sarebbe stata più che lodevole l’iniziativa se non fosse stata un modo elegantemente prepotente per eludere per l’ennesima volta una norma. I bambini allo stadio ben vengano, ma se le curve sono squalificate, se si vuole dare un esempio per davvero, si riempiono con i bambini gli altri settori, quelli non squalificati, e si spiega ai bambini il motivo per cui le curve sono vuote, anziché assegnare loro delle educatrici che coordinano dei cori che di fanciullesco non hanno nulla. È così che si danno messaggi, si rispettano le regole e si insegna i bambini a rispettarle. I dirigenti juventini, quelli della lega Calcio, della F.I.G.C. e i degni rappresentanti dei genitori che hanno accompagnato i pargoli juventini nelle curve, meritano davvero un plauso. Se migliaia di bambini, con sincronismo perfetto, urlano a gran voce il nome di un noto fertilizzante ad ogni rilancio del portiere friulano, vuol dire che si è seminato bene, che l’iniziativa di mettere i bambini nelle curve al posto dei tifosi squalificati per i cori razzisti ha raggiunto lo scopo e che si sono raccolti dei frutti degni della lodevole iniziativa. Fortunatamente i bambini non hanno lanciato in campo vasetti di fermenti lattici vuoti, come avvenuto, invece, in altri stadi. Altrimenti chi di Potere vi avrebbe letto qualche messaggio subliminale… Molti, per sembrare più sportivi di quanto è necessario, minimizzano qualsiasi cosa: dai goal in fuorigioco più veloci della storia dei goal in fuorigioco alle violazioni di ogni norma. Negli ultimi anni, a qualcuno, invece, più che protestare, verrebbe voglia di scendere in campo nel mentre creano gioco e giurisprudenza calcistica, prendere il pallone nel mentre calciano l’ennesimo rigore inesistente e bucarlo. Definitivamente.