Sanremo chiama Napoli

A meno di una settimana dall’inizio del 63^ Festival della Canzone Italiana, che si svolgerà a Sanremo al Teatro Ariston, dal 12 al 16 febbraio fervono i preparativi. La tradizionale kermesse canora che sarà presentata in coppia da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, quest’anno, ha dalla sua grandissimi nomi del panorama nazionale per cui, sicuramente, sarà un bel “Sanremo”, composto da tanti trentenni con un alto livello musicale che renderà difficile la scelta del vincitore. Per l’occasione, la manifestazione è stata improntata su nuove regole, cosa che ha comportato non poche polemiche da parte di esclusi eccellenti (vedi quella di Anna Oxa) e le relative reazioni degli stessi artisti sui principali social network.

Ognuno dei 14 big ammessi in gara dovrà presentare due canzoni, per cui  molti autori famosissimi hanno prestato il loro genio artistico ai testi e alle musiche dei partecipanti. Si va da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro a Gianna Nannini, a Francesco De Gregori. E proprio a quest’ultimo si è affidata la”nostra” Maria Nazionale per le musiche dei suoi brani:”Quando non parlo”di Enzo Gragnaniello ed “E’ colpa mia” di P.Servillo e F.Mesolella, perché  con De Gregori c’è una stima reciproca  nata in alcune occasioni dove hanno duettato insieme. Maria Nazionale sarà la stella napoletana del Festival di Sanremo 2013.

La bella cantante di Torre Annunziata, che ha già calcato il palcoscenico del festival in coppia con Nino D’Angelo, cercherà la definitiva consacrazione tre anni dopo la sua prima apparizione. La sua fama ha raggiunto l’apice grazie alla partecipazione ad uno dei più grandi successi cinematografici degli ultimi 10 anni:”Gomorra” di Matteo Garrone, vincendo il David di Donatello 2009 come migliore attrice non protagonista.

E’ tra le sorprese di questo festival, candidata a recitare un ruolo di grande outsider. E’ l’unica  cantante ad essere autorizzata a cantare in dialetto. Tra gli ospiti d’onore ci saranno Toto Cotugno, Al Bano, i Ricchi e Poveri e Andrea Bocelli  per un omaggio a Verdi nel bicentenario della nascita.

 Gabriele  Esposito