La nuova indagine di Ricciardi raccontata in “Vipera”

Un personaggio riuscito come il commissario Ricciardi è frutto di un’intuizione straordinaria, di quelle che si accendono all’improvviso. Rintracciarne la genesi sembra davvero impossibile.
La scintilla si accende nella mente di Maurizio de Giovanni, nel 2005, durante la prova del concorso per giallisti “Tiro rapido” di cui lo stesso risulterà vincitore.

Lo scrittore è seduto a uno dei tavoli dello storico Caffè Gambrinus, cerca nervosamente un’ispirazione o un modo per andarsene da lì. Ancora non lo sa che tra qualche minuto incontrerà un’immagine che cambierà la sua vita e indirizzerà la sua scrittura. La incrocia fortuitamente sul visetto imbronciato di una bimba riflesso dalla vetrina su via Chiaia. La piccola gli fa una boccaccia e lui istintivamente si gira per controllare chi abbia visto la scena. Ma nel locale nessuno ha visto nulla. Ha visto solo lui.
Nasce così l’idea del commissario che vede i morti e sente il loro dolore. Una persecuzione, un’eredità maledetta, forza e debolezza di un uomo che sceglie la solitudine per non condividere la sua condanna o forse per aver appreso quale sia il prezzo di ogni passione da fantasmi che gli raccontano la loro morte nel dettaglio del trapasso violento, della sofferenza fisica impressa nello strazio delle loro ferite.

Senza mai deludere gli appassionati del genere, Maurizio de Giovanni sa andare oltre il giallo e spesso si ha la sensazione che l’indagine diventi un pretesto per raccontare molto di più. Così in Vipera l’ultimo della nuova serie per Einaudi Stile Libero Big.
La vicenda si svolge a Napoli nella settimana che precede la Pasqua del 1932. Nell’esclusiva casa di tolleranza di via Chiaia, il Paradiso, viene uccisa la prostituta più bella e famosa, Cennamo Maria Rosaria chiamata Vipera. È questo l’avvio di un’indagine difficile e dolorosa in cui il commissario Ricciardi dovrà confrontarsi con passioni violente, nascoste, ambigue, diverse.
Romanzo dell’amore impossibile e degli amori impossibili.
Ma Vipera è anche il romanzo dell’amicizia, il romanzo della pietà. Il romanzo di una giovane vittima condannata dalla sua bellezza insieme a un’intera città. In una Pasqua senza resurrezione per nessuno.

Vincenza Alfano

Libro di Maurizio de Giovanni, Vipera. Nessuna resurrezione per il commissario Ricciardi, Einaudi 2012
Stile libero Big, pp. 312, € 18,00.