McLuhan incontra Pompei. Graffiti pompeiani: luogo antico della modernità

In occasione del centenario dalla nascita di Marshall McLuhan, teorico del villaggio globale, e dei 150 anni dell’Unità di Italia, Pompei si candida a capitale della cultura digitale. L’iniziativa dal titolo “McLuhan incontra Pompei: scrivere al tempo dei social network. Dai graffiti pompeiani alla realtà aumentata”, promossa dall’Assessorato alla Comunicazione ed Innovazione Tecnologica della città di Pompei grazie alla collaborazione con l’associazione Onlus “Amici di Media Duemila”, avrà come guida scientifica il massmediologo e guru internazionale dell’era digitale, prosecutore del pensiero e coautore di McLuhan, Derrick de Kerckhove, coadiuvato dagli esperti del team di “Media Duemila”.

La partenza questa mattina presso il  teatro “Di Costanzo-Mattiello” , il primo evento di un progetto culturale internazionale di formazione rivolto ai giovani pompeiani che proseguirà fino al mese di dicembre. L’incontro ha visto la partecipazione di Derrick De Kerchove, Massmediologo; Matteo Ciastellardi, Università Milano e Barcellona; Salvatore Iaconesi, Arista Digitale; Candida Livatino, Grafologa; Maurizio Pellegrini, “Fondazione Ugo Bordoni”;Oriana Persico, Artista Digitale; Maria Pia Rossignaud, Direttore “Media Duemila”;Antonio Varone, Direttore “Scavi di Pompei.

“La ricorrenza dell’Unità d’Italia e dei cento anni dalla nascita di McLuhan offrono l’occasione per proporre ai giovani un progetto utile di conoscenze sul mondo che cambia velocemente nell’era digitale “, ha spiegato il Sindaco Claudio D’Alessio.

“La città di Pompei non è stata una scelta a caso – come sostiene Maria Pia Rossignaud, direttore della rivista di cultura digitale Media Duemila – con i graffiti pompeiani che si trovano sui muri dell’antica città romana, nasce la prima forma di social network che si conosca, ad una frase incisa sui muri si aggiungevano nel tempo commenti e considerazioni di altri, proprio come avviene oggi su facebook o twitter”.

Una serie di incontri, seminari, workshop, per promuovere la cultura digitale, dedicati alla storia della tecnologia dell’informazione, con un ”Atelier di Intelligenza Connettiva” e laboratori creativi di comunicazione digitale dal titolo ”Uomo Elettronico e Muro Digitale”, che verteranno sul tema della società globale e sull’ approfondimento dei nuovi sistemi di fare informazione.

Dalla civiltà della scrittura a quella della stampa, fino alla televisione e alla rete, la profonda mente visionaria di McLuhan aveva previsto una sinergia di culture, lingue, tecnologie, di tutti questi mezzi diversi, un rapporto tra tradizione e innovazione che non bisogna mai abbandonare.

Una coesione quindi tra passato e presente: Pompei viene spesso considerata nell’immaginario “un luogo antico della modernità”, proprio questa posizione sarà analizzata nel workshop tenuto da Antonio Varone, archeologo responsabile degli scavi archeologici della città di Pompei.