Nessun campanello d’allarme, Mazzarri prova a tranquillizare l’ambiente: “Ci sono scelte da fare, ma l’Europa ci interessa. Domani ce la metteremo tutta”.

Mazzari c’è e sta bene. Alza la voce in campo, striglia i suoi e torna a suonare la carica. Poi, puntuale come sempre, siede in sala stampa per presentare quella che sarà la sfida Europea di ritorno con il Dnipro, prevista domani al San Paolo.  “La vita privata deve restare tale, ieri potevo andare a fare un giro, non si deve sapere dove sono. Poi posso dire che comunque sto bene e sono contento dell’affetto della gente”, è così che esordisce quando gli viene chiesto della sua salute. Ora ha in testa solo una cosa: vincere. Dopo l’ok ricevuto dal Uefa, il San Paolo apre regolarmente le porte ai suoi ospiti, che in momenti come questi non abbandonano la squadra. Quando si parla di turnover totale scuote la testa e ribadisce la sua idea: Non è vero, spesso hanno giocato dei calciatori  che hanno sempre giocato anche in campionato, come Behrami. Schiererò la formazione migliore che mi offre maggiori garanzie“. Questa volta il mister preferisce affidarsi al suo goleador, viste le condizioni non ottimali di Pandev. Il macedone siederà in panchina, così come Vargas, che avrà ancora una volta un po’ di spazio per convincere tifosi e società. Questo Napoli non è Cavani dipendente, o almeno è così che la pensa Mazzarri:  “Prima avevamo fatto risultato anche senza di lui, solo a Bergamo abbiamo perso. E’ chiaro che lui è il finalizzatore principale, ma anche Hamsik, Pandev possono fare gol e piano piano vedremo anche Insigne”. Nessun calo, nessun fallimento, la squadra non ha mai archiviato volontà, attenzione e determinazione. Il tecnico toscano non ci sta: “Non vedo perchè si dica questo, col Chievo abbiamo vinto.  A Bergamo ho visto un Napoli che ci ha creduto, ha avuto gli episodi contro mentre loro hanno fatto un tiro e mezzo. Lo definirei solo un momento di scarsa lucidità e sarà sempre così, anche per altre squadre, visto che non ci sono i tempi per recuperare pienamente e ci sono impegni infrasettimanali”. Diversa invece la gara col Torino: “Quella ha una storia tutta sua per gli episodi ed il gioco dell’avversario. C’è stato un errore di un giocatore, come capitato a Buffon l’anno scorso col Lecce, ma bisogna andare avanti. La partita era stata portata a casa, nonostante le difficoltà che racchiudeva l’avversario”. Il messaggio che spedisce ai tifosi è chiaro e lineare con quanto ha sempre detto: Bisogna sostenere i nostri giocatori durante la partita anche nelle difficoltà e poi, alla fine, se proprio lo spettacolo non è piaciuto, si è liberi di fischiare la prestazione“. Che sia stata data priorità al campionato era già risultato evidente. Sono i numeri stessi a parlare: sette punti in più rispetto alla scorsa stagione, ma Mazzarri preferisce far chiarezza: “Bisogna fare delle scelte, ma domani proveremo a portare a casa la partita per passare anche il turno europeo. Se avessimo gestito meglio le tante vittorie distrubendole meglio non si sarebbe parlato di queste difficoltà”. C’è Inler seduto accanto al mister. Lo Svizzero è entrato a pieno nell’ottica del club e parla a nome di tutti: “Siamo una squadra che è cresciuta tantissimo, è chiaro che affrontiamo due competizioni importanti e domani vogliamo dimostrare che possiamo fare molto meglio. Chi scenderà in campo dovrà dare il massimo, chi ha giocato di meno deve sapere che siamo comunque tutti uniti per fare bene”.