La sfida con la Juve e la grande attesa

Dopo la felice parentesi della Nazionale maggiore, sabato 20 alle ore 18, si riapre il campionato ed il Napoli, all’Arena Juventus Stadium, affronterà la corazzata bianconera, reduce da ben 47 risultati utili consecutivi. Al momento,la Juve è una squadra sorretta da una buona condizione fisica che gioca con schemi, ormai, eseguiti a memoria e con una organizzazione tecnica e tattica quasi perfetta. Con lo scorrere delle settimane, dall’inizio di campionato, le sue bocche di fuoco sono vistosamente aumentate con i ritrovati Quagliarella, Matri e Giovinco. Una macchina da guerra che certamente vorrà dimostrare al Napoli che la sua imbattibilità non è frutto di mere “combinazioni”, ma dovuta ad una superiorità fisica e tecnica abbinata ad una qualità di gioco atta ad imporre la legge del più forte. Ma non per questo il Napoli andrà a Torino con il capo cosparso di cenere. Per carità! Juve – Napoli è la partita che tutti i tifosi partenopei aspettano con ansia. Una partita, dove il tasso di adrenalina sale alle stelle per esplodere nel momento in cui “ si gonfia la rete “ per dirla alla Raffaele Auriemma, impareggiabile commentatore-tifoso di Mediaset Premium. Simpaticissimo napoletano doc per quella caratteristica di affibbiare, ai giovani leoni del Napoli, quei nomignoli inusuali, ma tanto divertenti. Mazzarri sa bene quale è la posta in gioco per cui, certamente, come sua abitudine, con il fido Frustalupi, studierà la partita nei minimi particolari, caricando psicologicamente la sua band e mettendo in campo i suoi “titolarissimi” con i quali tenterà di “affondare” la compagine torinese. La partita di Torino sarà la cartina al tornasole che decreterà i ruoli delle due squadre in questo campionato, la leadership, senza dimenticare che oltre allo scudetto bisogna lottare per un posto in Champions League senza passare per i preliminari. Quest’anno, il famoso “working in progress” del Presidente De Laurentis sembra non trovare ostacoli sul suo cammino bensì una grande crescita esponenziale. La panchina del Napoli si è allungata, gli elementi sono di qualità e di esperienza. Il centrocampo è migliorato tantissimo ed è più consistente, più roccioso con la fisicità ed esperienza di Behrami che come centrocampista basso a protezione della difesa dà più sicurezza ed equilibrio agli addetti alla manovra. A fine campagna acquisti la tifoseria più accesa ha mugugnato non poco per il mancato acquisto di un playmaker  e dell’esterno di sinistra che da anni non trova soluzione. A distanza di 3 anni dalla sua venuta a Napoli Walter Mazzarri, quest’anno, ha costruito un modulo decisamente all’italiana, che non è un catenaccio, ma un fronte difensivo che all’occorrenza si trasforma in un super attacco con la sua arma letale: il contropiede. Il diktat per tutti, è interrompere il gioco degli avversari e creare ripartenze per gli attaccanti, senza nulla togliere al principe Lorenzo che con le sue palle tagliate per il Matador Cavani e i colpitori di testa, ti lascia con il fiato sospeso finché la palla non scuote la rete. Le squadre, che tatticamente sono speculari, perché entrambi gli allenatori attuano il 3-5-2 si affronteranno certamente con lealtà sperando che non ci sia un altro arbitro come quello dell’11 agosto. Ma, comunque sia, io punto….. sul Napoli. E Forza Napoli!

Gabriele Esposito