Spezia-Napoli 0-3: sintesi e cronaca dell’ultima di campionato

Tre goal, tre punti e terzo posto: il Napoli chiude con una larga vittoria sul campo dello Spezia la Serie A 2021/2022 e inizia a guardare alla prossima stagione. Tra conferme ed addii già sicuri, mister Spalletti ha schierato una formazione “B”, dando spazio a chi ne ha avuto meno durante il campionato, e il risultato gli ha dato pienamente ragione. Il Napoli ha infatti mantenuto anche la porta inviolata, confermandosi come miglior difesa assieme al Milan (che però deve ancora giocare la 38esima).

La partita si è messa fin da subito sui binari giusti per gli azzurri: al 4′ Politano decide di mettersi in proprio partendo dal cerchio di centrocampo e dopo una gran serpentina scarica in porta un sinistro violento dal limite dell’area. All’11’ si è però verificato un brutto episodio, non in campo, bensì sugli spalti: i tifosi di Napoli e Spezia sono arrivati allo scontro, causando l’interruzione del match. Già nel pre-gara le due tifoserie si erano beccate. Dopo circa 12 minuti di stop la partita riprende, e riprende nel migliore dei modi per gli uomini di Spalletti: gli azzurri infatti raddoppiano con Zielinski, che insacca di sinistro un pallone sporcato dalla difesa avversaria e si sblocca – finalmente – nel 2022. Il 3-0 del Napoli arriva al 36′ ed è una vera perla di bellezza: Petagna e Demme si scambiano più volte il pallone in area, con il centrocampista tedesco che di fatto entra con la sfera in porta. In seguito ad un accenno di reazione da parte dei padroni di casa, si va a riposo dopo 10 minuti di recupero.

Gli ultimi 45 minuti stagionali di Napoli e Spezia sono stati giocati su ritmi molto bassi, comprensibile visto il risultato maturato dopo la prima frazione e la mancanza di obiettivi stagionali per entrambe le squadre (Spezia già salvo, Napoli matematicamente terzo e in Champions League). Da segnalare le fiammate di Daniele Verde, fantasista classe ’96 nato a Napoli che ha più volte espresso il suo gradimento di vestire la maglia azzurra un giorno.

Lorenzo Liguori