Comune di Napoli aderisce alla “Giornata Nazionale delle vittime civili di guerra e dei conflitti nel mondo”

Il Comune di Napoli partecipa alla “Giornata Nazionale delle vittime civili di guerra e dei conflitti nel mondo” prevista per domani. La giornata è istituita all’unanimità da parte di tutti i Gruppi parlamentari del Parlamento italiano, con la legge 25 gennaio 2017, n. 9 – intensamente voluta dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra . L’ANVCG è un Ente Morale costituito per tutelare e rappresentare le vittime civili di guerra e dei loro familiari.

Lo scopo della giornata è quello di “conservare la memoria delle vittime civili di tutti i conflitti armati, nonché di promuovere la cultura della pace e del ripudio della guerra” così come stabilisce la Costituzione italiana e perché si raggiunga nel mondo, al più presto, la convinzione che la sopravvivenza del pianeta e il futuro degli esseri viventi che lo abitano, è collegato al definitivo bando di ogni guerra e all’obbligo assunto che devono assumere ai governi degli Stati di non spargere più terrore, distruzioni e dolori, agli inermi e incolpevoli cittadini che vogliono soltanto godere della pace nei luoghi che hanno scelto di vivere o nei quali sono nati. 

La legge 25 gennaio 2017, n. 9 invita tutti gli organi competenti degli Enti locali a celebrare la Giornata promuovendo, diffondendo e organizzando eventi, incontri, cerimonie, e testimonianze sulle terribili esperienze vissute dalla popolazione civile nel corso dei numerosi e drammatici conflitti armati e sulle risultanze che questi producono alle sopravvissute popolazioni nel mondo.

Quest’anno la Giornata avrà come argomento l’uso delle armi esplosive nelle aree abitate durante i conflitti, secondo i principi della campagna Internazionale della rete INEW “Stop bombing towns and cities”, chiamate in Italia “Stop alle bombe sui civili”, coordinata dall’ANVCG e della quale fanno parte anche la “Rete Italiana Pace e Disarmo” e la “Campagna italiana contro le Mine” coordinata dall’ANVCG, alla quale partecipano anche la “Rete Italiana Pace e Disarmo” e la “Campagna italiana contro le Mine”.