Una lapide per Mario Abbate

Nella giornata di ieri, i familiari, amici e compagni d’arte hanno ricordato Mario Abbate, cantante napoletano prematuramente scomparso nel 1981 all’età di 53 anni. Al mattino, presso la casa dove nacque, in Via S. Eframo, è stata apposta una targa a sua memoria con la scritta “ Qui l’ 8 agosto 1927 è nato il Signore della canzone napoletana…”  Nel pomeriggio, poi, nella Reale Chiesa di San Ferdinando, si  è celebrata, in suo suffragio, una Messa, officiata da Mons. Pasquale Liberti.«Gli artisti hanno sete di bellezza, attuano una ricerca costante, che parte dal cuore – ha detto durante l’omelia il Celebrante – La vita di un artista è un crescendo di bellezza  e ciò si è manifestato egregiamente in Salvatore Abate, in arte Mario Abbate, che ebbe alla nascita un incredibile talento canoro e che si affermò nell’immediato dopoguerra  con la canzone di Totò “Malafemmena”, cui seguirono  altri successi tra cui “ Anema e core”, “ Indifferentemente” , “Luna caprese” ».

La Santa Messa è stata allietata da meravigliosi canti tra cui “Signore dacci la pace”, scritta dalla figlia dell’artista, Olimpia, dama dell’Associazione AMAMI che trasporta gratuitamente ammalati a Lourdes.

La serata è continuata al Teatro Politeama con uno spettacolo di beneficenza cui hanno partecipato vari artisti tra cui Mirna Doris, Gianfranco Gallo, Antonio Buonomo, Luciano Capurro, le sorelle Rondinella, Enzo Esposito e tanti altri giovani emergenti, cantanti e ballerini, del Gruppo “ Aria di Napoli” che si sono esibiti in performances  di grande rilievo sotto l’abile regìa di Massimo, figlio del cantante cui ieri è stato rivolto il tributo.

Il ricavato della serata è stato donato per il restauro della tela “ l’Ascensione di Gesù”, dipinta dagli allievi di Luca Giordano e che sovrasta l’altare nella Chiesa di San Ferdinando, detta anchela Chiesadegli Artisti.

Gabriele Esposito