Quella volta che Koulibaly giocò terzino e fu il migliore in campo

Corre l’anno 2014, e Rafael Benítez è alla sua seconda panchina del Napoli. Al contrario della stagione precedente, che ha visto gli acquisti di Higuain, Reina, Mertens, Callejon e Zapata, il mercato azzurro è stato per lo più sufficiente: dal Catania arriva Andujar; torna Gargano a centrocampo, poi Michu, De Guzman e David Lopez per un totale di 13 milioni di euro. Dal Belgio, invece, l’acquisto più oneroso: Kalidou Koulibaly, al prezzo di 8 milioni di euro.

Il mercato, così come il campionato, è forse al di sotto delle aspettative. il Napoli non riesce a superare i play-off di Champions League, sconfitto dall’Athletic Bilbao con un punteggio complessivo di 4-2. L’ultima partita del 2014, però, regala una gioia a tutti i tifosi azzurri, con la vittoria ai rigori della Supercoppa italiana contro la Juventus.

A fine campionato, il Napoli si classifica quinto, a -6 dalla Lazio terza. La Juventus stravince il campionato con 87 punti. Gli azzurri sono destinati ad una nuova avventura in Europa League.

La formazione del Napoli di quell’anno è un 4-2-3-1 e vede titolari: Rafael in porta, Albiol e Koulibaly in difesa, con Maggio e Ghoulam esterni. I due di centrocampo sono Jorginho e David Lopez; in attacco Hamsik, Insigne e Callejon dietro la punta Higuain.

Il 4 febbraio 2015, il Napoli affronta l’Inter di Roberto Mancini nella gara dei quarti di finale di Coppa Italia. In piena emergenza infortuni, Benitez è costretto a stravolgere le carte in tavola. Mancano infatti Zuniga, Henrique e Mesto in difesa, poi Michu ed Insigne in attacco.

Con Andùjar in porta, il Napoli presenta un reparto difensivo inedito, con Albiol e Britos centrali, e Strinic e Koulibaly terzini. Ebbene sì, il gigante senegalese nelle vesti di terzino fluidificante. A centrocampo ci sono Gargano e Lopez; mentre in attacco De Guzman sostituisce Insigne.

Il Napoli vince e Koulibaly è uno dei protagonisti assoluti. Nei 90 minuti più recupero di gioco, Il numero 26 porta a termine 78 passaggi, 1 in più di Callejon e De Guzman, 4 in più di Hamsik e ben 19 in più di chi lo ha sostituito al centro dell’area: Britos. Vince un duello aereo e trionfa su 8 contrasti. È il numero più alto della gara: 4 in più di Gargano, secondo miglior stopper azzurro della gara.

La maggior parte delle azioni offensive azzurre (39%) nascono dalla sua fascia. Il migliore in campo? Ovviamente Kalidou Koulibaly, con un rating di 7,95.

Salvatore Esposito