Conferenza Stampa di Luciano Spalletti: “Amo lo slogan di Sarò con te”

Questo pomeriggio, alle ore 15:00, si è tenuta la conferenza stampa di Luciano Spalletti presso il centro sportivo di Castel Volturno. Il tecnico ha risposto alle domande dei cronisti cercando di sciogliere i dubbi sul mercato e spiegando gli obiettivi stagionali del club partenopeo.

Conferenza Stampa di Luciano Spalletti: “Amo lo slogan di Sarò con te”

L’entusiasmo nel nuovo mister azzurro è ben spiegato in queste sue prime parole: “Sono orgoglioso di essere al Napoli, perché siederò sulla panchina di Diego Armando Maradona. Poi è la città di San Gennaro. Questa è la città dove il calcio e i miracoli sono la stessa cosa”.

Sul modulo: “Il 4-2-3-1 è la base, ma la qualità dei calciatori è ciò che fa la differenza. Il modulo si modella con il possesso palla”.

Sulla città: “Napoli è una citta che sa inventarsi, è emozionante. Ci sono stato e ho ricevuto anche un premio, in passato, al Castel dell’Ovo. Anche se non passeggio per Via Toledo e Piazza Plebiscito, spero che in quelle strade i tifosi possano festeggiare”.

“E’ un progetto interessante quello di allenatore il Napoli. Amo lo slogan “Sarò con te”, mi piace particolarmente perché quello è un segnale e un grido di appartenenza che non dovrebbe mai mancare nello sport. Questa è una mano che ti tende la città, che noi dovremo stringere forte per arrivare lontano e dimostrare di meritare di vestire questa maglia. Questa è una squadra della città, perché qui sono quasi tutti tifosi del Napoli e quindi noi dobbiamo restituire questo amore con il comportamento e la disponibilità in campo”.

Su Insigne e Di Lorenzo: “Insigne l’ho sentito in questi giorni e gli ho detto che mi farebbe piacere lavorare con lui. E’ chiaro che bisogna valutare altri aspetti. Bisogna fare i complimenti a lui e Di Lorenzo per questo Europeo. Insigne ha fatto vedere di che panni si veste e qui ci si possono aggiungere anche i complimenti all’ex Empoli. E’ un calciatore completo, che si adatta a fare tutto in maniera di grande qualità. E si fanno i complimenti anche alla Nazionale”.

Su Mertens: “L’ho sentito prima e dopo l’intervento, avrebbe piacere di passare a salutarci ma è chiaro che avrà qualche giorno in più. Il Napoli è una squadra forte e sono curioso di entrarci dentro il prima possibile per vedere fino in fondo quanto ne è consapevole. A volte essere forte senza saperlo, non completa il tuo comportamento. E’ una cosa di cui mi renderò conto nel tempo, da quando mi hanno detto che sarei stato l’allenatore del Napoli, non gli ho mai tolto gli occhi di dosso”.

Osimhen? Ha grandi potenzialità. Ci vorranno un po’ tutti per arrivare fino in fondo. Che calcio proporrà? Possiamo riprendere quello che abbiamo detto della Nazionale. Bisogna essere bravi a fare un po’ tutto. Se si va a vedere quelli più bravi, si vede che ci sono dei momenti in cui tornano a casa e si mettono lì a fare blocco squadra per difendersi. Tutto lo si deve fare a livello di squadra, lo si deve fare uniti. Bisogna essere tutti in 30 metri e mettersi a disposizione della squadra. La partita è uno spazio di tempo che va riempito di cose e ci vanno messe più cose”.

Su Lozano: “Mi piace molto. E’ stata una sua accelerazione a buttarmi fuori dalla Champions League con l’Inter”.

Gli obiettivi: “Entrare in Champions sarà la mia ambizione, seppur è difficile. Io terrei volentieri tutti i calciatori perché sarei contento così. I dirigenti lavorano per mantenere la squadra sempre forte. Bisogna essere pronti a vedere quello che succede. Abbiamo degli staff e delle persone addette a prepararsi su quello che potrebbe avvenire, come in tutte le squadre di Serie A”.

Infine conclude: “Mi impegnerò al massimo e farò il massimo per fare impegnare gli altri nello stesso modo. Mi sono trovato bene a primo impatto con ADL, mi trovo sempre bene con chi dice ciò che pensa rispetto a chi pensa ciò che può dire. Spero sia un matrimonio lunghissimo. E’ chiaro che poi le cose bisogna farle bene sempre ed è chiaro che per quanto mi riguarda ho i miei punti di vista così come il presidente i suoi”.

Salvatore Esposito