Giornata della Legalità, il riscatto di Raffaele Criscuolo: “hanno creduto in me, ora io credo nei ragazzi”

A chiudere il cerchio delle testimonianze, durante la Giornata della Legalità tenutasi a Materdei, vi è Raffaele Criscuolo. Il 25enne dalla storia turbolenta, è oggi esempio di riscatto. Raffaele è parte centrale dell’Associazione Arte e Mestieri di Napoli. Lo scopo dell’associazione è quello di avvicinare i giovani ragazzi della città alle arti e ai mestieri della tradizione napoletana, così da offrire loro la possibilità di formarsi per una futura occupazione.

In attesa dell’arrivo del Magistrato Dott. Catello Maresca, Raffaele Criscuolo si presenta:

Sono il figlio adottivo di Catello Maresca, ci tengo a sottolinearlo. Prima non credevo nel futuro, e per me le azioni giuste erano per ragazzi che ritenevo inutili. In prima linea c’erano sempre e solo gli amici sbagliati. Ero attivo nel settore dell’illegalità, tant’è che sono stato due volte in carcere, a Nisida e a Santa Maria Capua Vetere. Ma quando sono uscito ho detto “basta”! Mio figlio mi ha trasformato, ora è corona della mia testa. È l’80% del mio cambiamento”.

Testimonianza di cambiamento in TV

Andai in televisione da Massimo Giletti a Non è l’Arena e da Nicola Porro a Matrix, come testimonianza di cambiamento. In quel periodo, in primo piano, c’era il tema delle baby-gang. Il mio intervento denunciava il comportamento di questi ragazzi. È autodistruzione. Ciò che ti nutre oggi ti distrugge domani. Non possiamo dare solo la colpa a Napoli. Possiamo scegliere il nostro destino, poiché ne siamo artefici.

Oggi mi impegno nel sociale, aiuto tantissimi giovani ragazzi abbandonati a loro stessi dalle istituzioni. Nessuno crede in loro. Ma se sono cambiato io può cambiare chiunque. Il “credo in me” voglio trasformarlo in “credo in te”. Serve una giusta dose di concentrazione su questi ragazzi. Serve una mano dall’alto, di qualcuno che ci dia voce, che ci ascolti. Napoli non è solo immondizia o mafia, Napoli potrebbe essere la Capitale dell’Europa. Noi ci crediamo e vogliamo farlo!”

Salvatore Esposito