Medici in protesta in Piazza Plebiscito: “#SBLOCCATE SSM2020”

Questo pomeriggio alle ore 15.30, in Piazza Plebiscito, tanti giovani medici si sono riuniti per protestare contro il ministro Manfredi e il MIUR. Il continuo ritardo della pubblicazione della graduatoria di merito per le specializzazioni blocca il futuro di 24 mila medici in tutta Italia. Dopo Roma e Milano, oggi anche la città di Napoli si accoda alla manifestazione per far sentire la propria voce.

Come bene spiega il medico Alessandra Punzo: “Abbiamo partecipato al concorso per la specializzazione, tenutosi il 22 settembre. Il 5 ottobre sarebbero dovute uscire le graduatorie, come tutti gli anni. Queste, però, sono state posticipate a novembre. Successivamente ci è stato detto il 3 dicembre avremmo avuto le assegnazioni, poiché entro il 31 bisogna prendere servizio. Invece è stato pubblicato un comunicato che afferma che bisogna aspettare la riunione del Consiglio di Stato il 15 dicembre. Siamo bloccati! Non possiamo firmare altri contatti”.

Il medico Francesca di Palo, denuncia i continui disagi: “Rappresentiamo 24 mila medici che dal 22 settembre vengono tenuti in ostaggio dal ministero. Abbiamo fatto un concorso che ci permette di completare la nostra formazione specializzandoci, e gli specialisti sono esattamente ciò che manca in questo momento storico. A causa di continui ricorsi e problemi burocratici, non abbiamo una graduatoria definita. Non sappiamo cosa ne sarà del nostro futuro. Questo sta creando enormi disagi”.

Il medico Pierluigi chiede un immediato cambio di rotta: “Siamo qui per esprimere disappunto per quanto successo in merito al concorso di specializzazione. Questo segna l’ingresso nel mondo del lavoro per migliaia di medici ogni anno. Ci sono stati una serie infinita di ritardi porta al fatto che tutt’ora non sappiamo dove saremo assegnati. Vogliamo portare alla luce un problema di cui si parla poco!”

Infine, Francesco Bara, medico in formazione in medicina generale: “Il continuo rinvio della pubblicazione dell’assegnazione delle borse di specializzazione crea un disagio enorme ai circa 24 mila medici di tutta Italia. Il ministero ha fissato al 15 dicembre la nuova data: chiunque sarà vincitore di questa borsa potrà essere assegnato in qualsiasi città d’Italia e, in piena pandemia, in soli 15 giorni, dovrà spostarsi in lungo e in largo per trasferirsi, trovare casa e iniziare il proprio lavoro”.

Tutti i medici in protesta, dunque, hanno rinunciato a qualsiasi tipo di incarico in attesa delle assegnazioni. La decisione del ministro mette in crisi il sistema sanitario in un periodo storico complesso. I danni che subiscono i medici riflettono sulla mancata assistenza ai cittadini.

Salvatore Esposito