Il cantautore Giglio presenta l’album “Mamma Quartieri” sul palco del Cellar Theory

Due giorni speciali, per Giglio. Il cantastorie napoletano debutta con il suo album solista, “Mamma Quartieri”, che verrà pubblicato ufficialmente venerdì 15 aprile. L’indomani, sabato 16, dalle 22 sul palco del Cellar Theory – il ritrovo del quartiere Vomero alle spalle dello stadio Collana – il musicista/attore eseguirà live le nove tracce originali del disco. Più tre particolari cover: “Uocchie c’arraggiunate”, “Sanacore” e – dalla pellicola “Film d’amore e d’anarchia” – “Canzone arrabbiata”.

Già leader della band Gentlemen’s Agreement, stavolta Giglio osa con la sua stessa identità. Ha vissuto e studiato la lingua napoletana, il cinema spietato e visionario di Pier Paolo Pasolini e Federico Fellini, le composizioni musicali di Nino Rota, Raffaele Viviani e Marc Ribot e ha plasmato lungo il suo cammino i racconti e le storie di “Mamma Quartieri” [Full Heads / Apogeo Records]. Un’opera in cui l’artista ha riassunto esperienze private lunghe un paio di anni, la cui genesi va rintracciata negli incontri, nelle conversazioni, nelle risate e commozioni ricche di stupore vissute nella CasaGiardino dei Quartieri Spagnoli.

Sul palco, affiancato da una nuova banda che include Marcello Squillante (fisarmonica), Michelangelo Nuscowiz (tromba/violino/banjo), Davide Viola (violoncello) e Antonino Anastasia (tamburi a cornice) Giglio suonerà anzitutto il singolo “Figli’ ‘e Ddio” [il titolo omaggia Viviani; online è visibile il videoclip con la regia di Francesco Corbisiero]; via via, le appassionate “Ammore rom”, “’A loro festa”, “Saglie”, tenendo fede allo spirito essenziale con cui il disco è stato registrato in presa diretta nella cripta della Basilica di San Severo a Capodimonte, al Sanità Music Studio. E cucendo, nel suo viaggio, una audace sperimentazione ritmica tra atmosfere da ballad, western-dub, son cubano e tradizione gypsy/mediterranea.

Cellar Theory
vico Acitillo, 58 – Napoli

Per info: 328.0997987.

Ester Veneruso