Il teatro che vogliamo: una settimana di teatro all’Ex Asilo Filangieri di Napoli

Da ormai quattro anni all’Asilo trova spazio un teatro fatto di incontri e cooperazione tra artisti e lavoratori, un teatro che valorizza la fase del processo creativo rispetto al prodotto finito, che dà tempo al pensiero, alla ricerca e alla formazione. Un teatro aperto alla città, che lavora per costruire un pubblico più consapevole ed esigente. In questo senso, questa settimana si incrociano tre percorsi significativi, nati in seno al tavolo tematico delle arti sceniche, che si riunisce ogni settimana, attorno al quale si confrontano centinaia di lavoratori dello spettacolo.
Martedì 15 marzo alle ore 19 apriamo il refettorio a tutte le bambine e i bambini, e non solo, che hanno voglia di avvicinarsi al mondo delle guarattelle, dando loro l’opportunità di incontrare il lavoro di Bruno Leone, uno dei maestri della scena napoletana che da anni si muove tra tradizione e sperimentazione. Lo spettacolo che presenterà all’Asilo è Pulcinella Cuntanapoli, un lavoro che si è avvalso della lezione del maestro Mimmo Cuticchio, e che rappresenta un’evoluzione nel percorso artistico del guarattellaro napoletano.

Bruno Leone Mimmo Cuticchio

Giovedì 17 marzo alle ore 17, invece, continuano gli Incontri di teatro all’Asilo, un ciclo di conversazioni con gli artisti che si esibiscono sulle scene dei teatri cittadini, dedicate ai percorsi di sperimentazione e alle pratiche teatrali della scena contemporanea. Giovedì incontriamo Fausto Paravidino uno di quegli animali rari, che da anni attraversa, trasversalmente, il panorama italiano (ed europeo) della nuova scrittura: dal cinema, al teatro, alla traduzione di testi drammaturgici.

Paravidino

In un momento in cui la politica teatrale nazionale favorisce solo chi è in grado di fare grandi numeri, sancendo, con l’ultima riforma del Fondo Unico dello Spettacolo, la morte dei percorsi di ricerca più complessi e profondi e scoraggiando la formazione di nuove compagnie, all’Asilo non vogliamo soccombere a questo sistema. Abbiamo perciò costruito un’officina delle arti dove le compagnie indipendenti possono svolgere il proprio lavoro e ricevere sostegno: vogliamo dare asilo a quel teatro che indaga il contemporaneo, che ha bisogno di tutto il tempo per sperimentare nuovi linguaggi e non può sottostare a logiche commerciali. Vogliamo che l’Asilo sia un centro di produzione slegato da vincoli quantitativi e da ingerenze politiche, il cui criterio fondante è l’inclusività. Abbiamo perciò offerto a queste compagnie un teatro attrezzato, un laboratorio scenografico e una costumeria condivisa.

In questi anni tantissimi sono i progetti che hanno visto la luce negli spazi dell’Asilo e giovedì 17 marzo 2016 ore 21 siamo felici di assistere ad uno di questi lavori che, dopo diversi mesi di prove all’Asilo, va in scena, per la prima volta a Napoli: Pisci ‘e paranza lo spettacolo di Mario De Masi, segnalato speciale al Premio Scenario 2015.

Come sempre, gli appuntamenti sono ad ingresso libero.
E’ gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.

L’Asilo – comunità dei lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura
in autogoverno all’Ex Asilo Filangieri. Vico Giuseppe Maffei, 4 – Napoli.

Per ulteriori info: info@exasilofilangieri.it

Ester Veneruso